giovedì 8 marzo 2012

Atletico – Beşiktaş 3-1: tigri di carta...


Al termine di una prestazione schizofrenica e sconcertante, l'Atletico si guadagna il diritto a guardare al ritorno degli ottavi di finale di Europa League, sul difficile campo di Istanbul, con una certa tranquillità. Peccato che, a un primo tempo scintillante e praticamente perfetto, sia seguita una seconda parte di gara orrenda che ha seriamente rischiato di vanificare tutto quanto fatto fino ad allora e che ha impedito che sulla pratica-qualificazione venisse posta una vera e propria pietra tombale.

Nei primi 45 minuti i colchoneros avevano sofferto leggermente solo all'inizio, messi in difficoltà dal gioco di Manuel Fernandes tra le linee, da qualche numero di Quaresma (presto spentosi ignominiosamente) e da qualche punizione dalla trequarti destra. Per altro, si erano comunque resi insidiosi in contropiede, con due occasioni malamente sprecate da Falcao al 3' e da Salvio, quest'ultimo capace di sprecare una grande combinazione Adrian – Koke calciando fuori a porta vuota.
Salvio si era però ben presto fatto perdonare, realizzando una doppietta nel giro di tre minuti. Al 24' Koke, da centrocampo, cambiava fronte con un lancio di 50 metri che raggiungeva Salvio sulla fascia destra: ottimo controllo dell'argentino, che insisteva nell'azione personale, entrava in area e piazzava la palla sul secondo palo. Al 27' lo stesso argentino, dopo aver tagliato verso il centro, riceveva un lancio filtrante sempre da Koke, avanzava centralmente e concludeva con un delizioso pallonetto.
La differenza tra le due squadre era ora nettissima e Adrian, presente in quasi tutte le azioni d'attacco, si incaricava di ribadirla con un gol da cineteca: rubava palla a centrocampo, avanzava centralmente fino al limite dell'area dove dava l'impressione di aspettare la sovrapposizione degli accorrenti Falcao e Koke per il passaggio filtrante; invece accelerava d'improvviso, sgusciava tra 4 avversari e fulminava Gönen, segnando un gol fantastico.

Dopo una tale prova di forza, ci si aspettava un secondo tempo all'insegna della tranquillità, in cui magari si riuscisse anche a incrementare il vantaggio, oltre che a mantenere la porta inviolata. Ma la sgradevole sorpresa era dietro l'angolo: il Beşiktaş tornava in campo determinato, com'è naturale, a cercare il gol della speranza: perciò stringeva le linee, aumentava il pressing sugli avversari, avanzava il baricentro e... toglieva Quaresma. L'Atletico giocava così in contropiede, o meglio lo avrebbe fatto, se i colchoneros non fossero rientrati lenti e deconcentrati, con le ben prevedibili conseguenze che già altre volte abbiamo visto: approssimazione nel controllo della palla e nei passaggi, lentezza nella manovra, gioco ridotto alle sole sterili iniziative individuali. Le numerose palle perse generavano molti pericoli ai biancorossi,che subivano subito il gol dell'ex, con Simao abile ad approfittare di una respinta su calcio d'angolo al 52', e poi rischiavano più volte di subire il secondo gol, senza rendersi pericolosi fino al 75', quando prima Falcao e poi Koke sfioravano il gol.
L'acme si raggiungeva negli ultimi minuti: al 87' Courtois evitava il gol su calcio d'angolo; quattro minuti dopo Godin di testa rischiava la clamorosa autorete.

Fortunatamente arrivava la fine e la partita poteva così essere archiviata, dopo aver ribadito un paio di cose. In primo luogo, che i colchoneros sono stanchi, situazione più che comprensibile se si considera che giocano sempre gli stessi, vista la situazione delle assenze e, più in generale, della ristrettezza della rosa. Poi, che in Europa non si può distrarsi un attimo, perchè il livello degli avversari è comunque alto. Infine, che l'Atletico è ancora una squadra ingenua, che non è in grado di gestire la partita e fatica a fare risultato se non gioca al 100%.

Note positive
Adrian: gioca 60 minuti, svariando su tutto il fronte d'attacco e mettendo lo zampino in quasi tutte le azioni d'attacco. Il gol poi è la classica ciliegina sulla torta.
Koke: ottimi i suoi lanci filtranti, che fruttano due gol e diverse altre azioni pericolose.
Salvio: gioca solo un tempo (come a Siviglia), sbaglia un gol già fatto, ma ne segna due dopo aver dimostrato di saper fare qualcosa di diverso dal correre senza senso. Era ora!

Note negative
Perea – Godin: il loro secondo tempo è inguardabile. Errori di posizione, di controllo, di rilancio; insomma errori di qualunque tipo. Più di Godin che di Perea, d'accordo, ma dietro si balla parecchio.
Mario Suarez: neanche il tempo di pensare che persino lui, grazie a Simeone, sembra migliorato, che regala un secondo tempo da incubo. La sua presenza sulla trequarti avversaria è da sempre impalpabile, visto che non ha mai fatto assolutamente da schermo ai compagni in tutta la sua carriera. Ma oggi chiarifica a tutti perchè è riserva e perché, magari, dovrebbe rimanerlo a vita.




Atlético de Madrid: Courtois 6,5; Juanfran 6,5, Perea 5, Godín 4,5, Filipe 6; Salvio 7,5 (Domínguez, m. 81 sv), Gabi 7, Mario 5, Koke 7,5 (Saúl Ñíguez, m. 84 sv); Adrián 8 (Pizzi, m. 62 5) y Falcao 5,5.



Besiktas: Cenk Gonen; Ibrahim Toraman, Sivok, Korkmaz, Kavlak; Simao, Manuel Fernandes, Ernst, Neciop Uysal (Edu, m. 80), Quaresma (Koybasi, m. 46); y Pektemek (Holosko, m. 74).



Goles: 1-0, m. 24: Salvio bate a Cenk Gonen tras dejar atrás a un rival con un control perfecto. 2-0, m. 28: Salvio supera por encima la salida del portero del Besiktas. 3-0, m. 37: Adrián culmina una preciosa jugada individual. 3-1, m. 53: Simao empalma a la escuadra.
Árbitro: Jonas Eriksson (SWE). Amonestó al visitante Ernst (m. 74).
Incidencias: partido de ida de los octavos de final de la Liga Europa, disputado en el estadio Vicente Calderón ante unos 25.000 espectadores.

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