lunedì 19 novembre 2012

Granada – Atletico Madrid 0-1: tre punti e poco più


In altri tempi Gianni Brera avrebbe detto che l'Atletico è una squadra-femmina: accoglie, sembra subire, sembra cadere e poi, quando meno te lo aspetti, ti colpisce con una stilettata letale. In più occasioni è sembrata a un passo dalla capitolazione, raramente ha dato l'impressione di poter colpire e fare male, mai quella di essere in grado di rimontare un eventuale svantaggio. Alla fine, però, ha stroncato gli avversari proprio quando sembrava paga del misero punto ottenuto.
Ieri sera più del solito la partita dei colchoneros è stata brutta, sottotono, in particolare nel primo tempo; ancora una volta, però, l'Atletico esce da una trasferta con tre punti e, di fatto, sembra essere l'unica squadra spagnola a tenere il ritmo dello stratosferico Barcellona.

All'inizio, in verità, la partita dei colchoneros non sembrava così male: a una certa carenza di idee e di velocità faceva da contraltare il tentativo di gestire la palla (lo so, sembra, ed è, un paradosso, ma siamo abituati a questo modo così “atletico”, no?) e una notevole reattività da parte della difesa e di spezzoni del centrocampo.
Pian piano, però, il Granada, indiavolato e ben disposto in campo, ha progressivamente guadagnato terreno, mettendo in luce tutti i difetti dei colchoneros: l'assenza di un qualsivoglia filtro davanti alla difesa, l'assenza di un regista che sappia far transitare il pallone verso la metacampo avversaria con un minimo di logica, la mancanza di giocate in avanti e la conseguente drammatica difficoltà di tenere il pallone per più di dieci secondi.
È stata la peggiore esibizione dei colchoneros dall'inizio del campionato, qualcosa di paragonabile alle orrende partite degli anni scorsi. 
 
A questo punto, mi domando se ho veramente visto un Atletico dal gioco corale e organizzato nelle prime partite dell'anno, e in cui Arda faceva magnificamente il trequartista-meneur de joeu, oppure se devo unirmi al coro di tutti quelli che sperano nel ritorno di Diego durante il mercato invernale... Una cosa però è certa: con tutto quanto posso dire contro il brasiliano, di sicuro difendeva meglio di quanto fa l'inguardabile Raul Garcia, oltre a fornire una qualità che, pur anarchica e mal diretta, il navarro si sogna. 

Il primo tempo si chiudeva con 9 tiri in porta del Granada (tra cui un palo e un paio di errori clamorosi davanti alla porta) contro 4 dell'Atletico. Un dato che fotografa impietosamente la difficoltà dei colchoneros nel gestire gli avversari: si deve a Courtois e a Godin il miracolo della porta inviolata.

Nel secondo tempo i padroni di casa rallentavano notevolmente e i colchoneros ne approfittavano per riprendere fiato e organizzarsi meglio, grazie anche alle sostituzioni di Simeone, che inseriva Diego Costa per un impalpabile Adrian e (tardivamente...) Koke per Raul Garcia.
Non passavano che pochi secondi e, su azione insistita di Diego Costa, Koke riceveva palla e da destra serviva Arda appostato sul palo più lontano per il più facile dei gol.
La rete stroncava i locali, incapaci di organizzare una vera controffensiva anche dopo la sciocca espulsione di Mario per somma di ammonizioni. Annientato, il Granada offriva anzi il destro a qualche azione in contropiede, con Koke e soprattutto Falcao che sbagliavano incredibilmente davanti a Toño o addirittura, il colombiano, a porta vuota.

Finiva così, con un Atletico che immeritatamente vinceva come senza demeritare aveva perso a Valencia, che continua la sua corsa, che ormai sembra pronto per poter dire la sua fino alla fine, magari anche arrancando ma trovando sempre la zampata vincente alla fine della sofferenza.
Solo un anno fa partite come questa sarebbero state una sconfitta sicura, e questo cambiamento è un bene. Resta da vedere cosa faranno i colchoneros contro squadre che non giocano sotto ritmo. Il confronto alle porte con due tra le rivali più odiate, Siviglia e Real Madrid, chiarirà, nel bene o nel male, anche questo dubbio.

Note positive
Courtois: sicuro, tranquillo, salva la porta nelle occasioni che avrebbero segnato la capitolazione.
Filipe: sta giocando la sua migliore stagione in biancorosso. Sulla fascia sinistra è un gigante, soprattutto in fase difensiva ma anche in avanti, anche se gli manca un poco di precisione in più. Peccato che sull'altro lato Juanfran latiti.
Diego Costa: la sua voglia di fare fa arrossire il timidissimo Adrian. Non è un mostro di tecnica, ma supplisce agevolmente con la corsa, la potenza e la determinazione. Finora è stato assai importante per le fortune dei biancorossi.
Arda: gioca una partita sottotono, confinato all'ala, ma entra nella memoria per il prodigioso recupero al termine del quale stampa la palla sul proprio palo, deviandola di quei cinque, decisivi, centimetri: parte da destra e arriva a chiudere nella zona sinistra dell'area, mentre i compagni guardano imbamboliti. E poi, ovviamente, c'è il gol.

Note negative
Juanfran: la fascia destra è un colabrodo. Siqueira nel primo tempo lo fa nero; mentre nel secondo, anche grazie al supporto di un Diego Costa che parte dalla sua zona e al ritmo più basso, tiene dignitosamente. L'Europeo ci ha restituito uno zombie.
Raul Garcia: immobile sulla trequarti, non lancia, non contrasta, non tira da fuori, non assiste il doble pivote. Costringe solo Arda all'ala...
Gabi: ormai è ufficialmente un problema, visto che non protegge la difesa né assiste gli avanti. Ancora mi domando perché non gli venga preferito Koke.
Miranda: un paio di svarioni pesanti che potevano costarci la partita. Fortuna vuole che Godin faccia buona guardia.



GRANADA 0 ATLÉTICO 1 di acosart


Granada CF: Toño, Nyom, Siqueira, Diakhaté, Borja Gómez, Iriney (Juanma Ortiz, m.76), Mikel Rico, Brahimi (Ighalo, m.71), Torje (Orellana, m.71), Dani Benítez y El Arabi.


Atlético de Madrid: Courtois 7, Juanfran 4,5, Filipe Luis 7, Miranda 5, Godín 6,5, Suárez 5,5, Gabi 4, Arda 7 (Tiago, m.72 sv), Raúl García 4 (Koke, m.59 6,5), Adrián 4 (Diego Costa, m.46 7) y Falcao 5,5.



Gol: 0-1, m.60: Arda
Árbitro: González González (Colegio Castellanoleonés). Expulsó por doble amarilla al visitante Mario (m.70). También mostró cartulina amarilla a los locales El Arabi, Iriney y Diakhaté, y a los visitantes Suárez, Godín, Diego Costa y Filipe Luis.
Incidencias: Partido correspondiente a la duodécima jornada de Liga en Primera División disputado en Los Cármenes ante 22.500 espectadores. Lleno. Antes del inicio del encuentro se guardó un minuto de silencio por el reciente fallecimiento de la madre del entrenador del Granada CF, Juan Antonio Albacete Anquela.

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