domenica 8 giugno 2014

Bilancio della stagione 2013/2014: la difesa


Courtois, 9,5: la sua stagione è stata impressionante, all'insegna di una continuità di rendimento incredibile. Di fatto ricordo solo pochissime partite macchiate da errori (contro l'Espanyol e l'Athletic). In generale la fama della straordinaria difesa dei colchoneros è dovuta alle sue grandissime parate, con le quali ha supplito ad ogni sbavatura dei compagni. Portiere vecchio stampo (nel senso che preferisce rimanere tra i pali), è tuttavia coraggioso nelle uscite e abile nella scelta del tempo dell'intervento in qualunque situazione. Impressionante la reattività su tiri da vicino e deviazioni dell'ultimo secondo. Inoltre se la cava bene con i piedi e più di una volta l'azione è ripartita da lui: per dire, un portiere che riunisce la migliore tradizione classica del ruolo con le qualità che la modernità impone. Ciò che ha più impressionato è stata la tenacia con la quale ha progressivamente curato i propri piccoli difetti. A mio parere è il miglior portiere del mondo, o comunque tra i primi cinque.

Aranzubia, 5: pochissime partite e la complessiva impressione che non fosse affatto un granchè. Negli occhi rimangono la buona partita col Porto (quando parò un rigore) e il disastro con l'Almeria (due errori marchiani e due gol incassati: difficile fare peggio).

Godin, 9: la sua stagione migliore, quella nella quale è stato, semplicemente, monumentale. I suoi difetti (una certa scarsa reattività, i cali di concentrazione e i gravi errori nel controllo di palla, causa di diversi rigori negli anni scorsi) sembrano scomparsi. Anzi ha mostrato grande esplosività, notevole senso dell'anticipo, grande abilità nella marcatura e un notevole senso del gol sui calci piazzati. Memorabili i suoi gol di testa contro Barcellona e Real nelle ultime due partite dei colchoneros. In alcune partite (cito a memoria contro l'Espanyol e a Pamplona) è stato invece esitante e insicuro, sempre in assenza di Miranda: di fatto conferma di essere scudiero del brasiliano, con il quale rende al meglio.

Miranda, 9: anche per lui una stagione mostruosa, che ne ha evidenziato i pregi: grande senso della posizione, ottimo anticipo, lancio lungo preciso e buona visione di gioco. Ha confermato di essere molto bravo di testa, sia nella propria area che in quella altrui: anche quest'anno, soprattutto su calcio d'angolo, diversi gol pesanti sono arrivati così, su tutti quello contro l'Elche nelle ultime giornate. Ricordo una sola partita veramente sbagliata, l'andata contro il Levante. La seconda stagione ad alto livello lo ha reso, infine, appetito dalle grandi d'Europa, col rischio che possa andarsene.

Filipe, 8,5: decisamente più continuo dell'anno scorso, si è distinto non solo per la potenza delle proprie incursioni, ma anche per il grande lavoro difensivo, non solo sul piano dei recuperi ma anche nel presidio dell'area e nella marcatura. Ottimi i suoi cross, deliziose alcune combinazioni sulla fascia con Arda. Difetta nel tiro: si contano pochissimi tentativi a rete. Anche per lui, qualche sbavatura, nella terza di Liga contro la Real Sociedad e poi alla terzultima col Levante.

Juanfran, 7,5: ha iniziato l'anno così come aveva concluso quello scorso, timido e impacciato. All'inizio spingeva pochissimo e ciò nonostante infilava una serie impressionante di sbavature difensive (col Barcellona in Supercoppa, a San Sebastian, a Vienna... e potrei andare avanti), poi è progressivamente cresciuto e ha cominciato a dipanare assist e percussioni in quantità industriale. Abilissimo soprattutto nel giocare al di là dell'avversario come sponda per le conclusioni in area dei compagni, come a Stamford Bridge. Resta comunque l'anello debole di una difesa fortissima, anche se non invulnerabile come è stato scritto.

Alderweireld, 6,5: centrale di scuola Ajax, arrivato in cambio di Demichelis, ha mostrato buone qualità e mi attendo che acquisti sempre più spazio tra i colchoneros. Disastroso contro l'Espanyol, è poi migliorato fino a segnare il gol decisivo contro il Malaga, su calcio d'angolo come nella miglior tradizione dei centrali biancorossi. Deve comunque crescere, perchè è apparso poco reattivo sul breve e non fortissimo in marcatura: una sorta di clone di Miranda, con cui condivide anche una certa abilità nell'impostare, la mancanza di grande velocità e un'interpretazione del ruolo basata più sulla posizione e sull'anticipo che non sull'esplosività.

Manquillo, 6,5: ha giocato poco, prima di infortunarsi, ma ha convinto quasi sempre. Di fatto, ricordo solo una prestazione negativa, a Vallecas. Appare più abile in avanti che non nella fase difensiva, ma le qualità per crescere anche in questo ambito non gli mancano.

Insua, 3: una autentica sciagura. Appena accettabile in avanti, è stato disastroso in almeno due occasioni, a Milano (quando ogni azione del Milan è nata nella sua zona) e nel derby di coppa perso 3-0 (è stato letteralmente distrutto da Jesé). La fase della stagione in cui ha sostituito Filipe ha coinciso con la flessione dei colchoneros e, a mio giudizio, parte della responsabilità è chiaramente sua. Ribadisco la mia modesta opinione: 3,5 milioni buttati via.

Gimenez, sv: giovanissimo, ha giocato una sola partita, peraltro bene. Troppo poco però per potergli dare un voto o esprimere un giudizio articolato.


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