lunedì 8 aprile 2013

Getafe – Atletico Madrid 0-0: la fiera delle assurdità


Diego Simeone, uno che di calcio ne capisce, ha descritto la partita di ieri con poche semplici parole. Due frasi, per la precisione. La prima è una mera constatazione: “Non siamo più così lucidi come prima”, anche se si presta a più considerazioni, visto il valore che può assumere la parola “claro” (tra gli altri, per esempio, “arioso”, molto adatto al gioco del calcio, nevvero?). La seconda suona invece più come una ammissione di colpa: “Ormai gli altri hanno capito come giochiamo e cominciano a neutralizzarci”.

Ridotta all'osso la fantasia, non rimangono molte strade. Ieri Simeone ha puntato sul peso dell'attacco, schierando tutte le punte a sua disposizione, con Falcao in posizione centrale e Adrian e Diego Costa a svariare sulle fasce; a centrocampo, la solita coppia Gabi – Mario supportati da Koke.
Purtroppo, con un centrocampo così, esiste un'unica soluzione: rubare palla e innescare immediatamente gli attacchi palla al piede delle punte. Copione che si è riproposto pressoché inalterato per 60 minuti, ma senza veri risultati.

È vero che, se Falcao non avesse sbagliato l'impossibile, staremmo a commentare una partita diversa, ma 60 minuti di stucchevoli percussioni palla al piede in inferiorità numerica difficilmente producono risultati, contro formazioni abili nel chiudersi e decisamente più in forma. In più occasioni partite di questo tipo ci hanno poi regalato i tre punti, ma credo che l'Atletico si sia troppo spesso attenuto a questo copione, troppo poco imprevedibile per essere veramente affidabile. In questo senso, pur con tutte le attenuanti del caso (rosa priva di un trequartista, assai ridotta e piena di squilibri), va letta l' “ammissione di colpa” del Cholo, incapace di trovare varianti al gioco stucchevole che potremmo definire “cavalcata solitaria” (cui, tra l'altro, Diego era particolarmente aduso; sarà per questo che gli piace molto?).

In questo senso va letta la mossa “a sorpresa” di Simeone, che ha concesso ben mezz'ora a Oliver Torres, estremo tentativo di generare imprevedibilità nel gioco dei rojiblancos.
Peccato che pochi minuti dopo Mario Suarez, già ammonito, si sia fatto espellere per uno stupido e assurdo fallo di mano a centrocampo, mandando alla malora qualunque piano tattico. Poco prima, l'ennesimo arbitro inadeguato (scandaloso sarebbe più adatto, ma cerco di non pensare male e soprattutto di non considerare chi sta prendendo il largo al secondo posto) si era sognato un fallo di Godin e lo aveva ammonito. Poi, con l'Atletico in dieci, l'uruguaiano aveva pensato bene di piantare una gomitata in faccia a un avversario e lasciare i compagni in nove. Sia pure traballando, l'Atletico ha portato a casa un pareggio che a quel punto appariva come una manna e ha fatto un altro passo in avanti verso la qualificazione alla Champions' League, anche se meno consistente di quanto secondo me avrebbe dovuto. Vedremo...

Certo la squadra è poco lucida e molti dei biancorossi non appaiono baciati dalla grazia (anche Costa mi pare in calo, anche se relativo), il che genera un gioco comunque intenso ma raffazzonato, confuso e poco incisivo (si veda ancora Costa: corre molto, ma con discutibile costrutto). Naturalmente manca la controprova del gol che non è arrivato e/o della mezz'ora di Oliver buttata via: senza gli errori di Falcao e le assurdità varie regalateci da arbitro, Mario e Godin, probabilmente la partita sarebbe stata diversa.
Che dire? Stringiamo i denti, aspettiamo Arda e speriamo nel vantaggio accumulato...

Note positive
Gabi: è il meno peggio, insieme a Courtois. Si sbatte, gioca a tutto campo, cerca di tenere in piedi la baracca e di produrre un minimo di gioco. Niente di che, ma nel deserto di ieri...

Note negative
Mario e Godin: nella situazione in cui era la squadra, gli assurdi falli con cui lasciano i compagni in inferiorità numerica si segnalano per la loro stupida inutilità, visto che mai, in nessun momento del secondo tempo i colchoneros avevano dato l'impressione di soffrire gli avversari. Entrambi sono recidivi, già noti per i loro raptus di stupidità.

Falcao: sbaglia qualunque pallone si trova davanti e questo, per un attaccante, è imperdonabile

Miranda: minuto 70, il brasiliano riceve la palla davanti all'area e si addormenta, perde il pallone e innesca l'assurda visione arbitrale che porta alla prima ammonizione di Godin. Da allora comincia una partita tutta in salita per l'Atletico.



Getafe 0 Atlético Madrid 0 di jordixana
 

Getafe: Codina; Valera, Fede, Lopo, Alexis; Borja, Xavi Torres (Paco Alcácer, min. 75); Pedro León (Lafita, min. 17), Abdel Barrada, Diego Castro; y Colunga (Álvaro, min. 85).

Atlético de Madrid: Courtois 6,5; Juanfran 5,5, Miranda 5, Godín 4, Filipe 5,5; Mario 4, Gabi 6,5; Diego Costa 6 (Raúl García, min. 77 sv), Koke 5 (Oliver, min. 62 6), Adrián 5 (Cebolla Rodríguez, min. 74 6); y Falcao 4,5.

Árbitro: Delgado Ferreiro (Comité Vasco). Mostró cartulina amarilla a Alexis (min. 9) y a Valera (min. 87) por parte del Getafe. Expulsó por doble amonestación a Mario Suárez (min. 67 y 74) y Godín (min. 70 y 90), del Atlético. 
Incidencias: Partido correspondiente a la trigésima jornada de la Liga BBVA disputado ante cerca de 10.000 espectadores en el Coliseum Alfonso Pérez de Getafe.

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