Seconda giornata di Europa League e prima delusione per un Atletico inguardabile, che ha rischiato seriamente di perdere e ha comunque deluso profondamente, sia nel gioco che nell’atteggiamento tattico.
Un Rennes battagliero e frizzante, ma limitato dal punto di vista tecnico, ha messo in croce i rojiblancos per tutta la partita e si deve solo alla fortuna se il cammino in Europa non sia stato fortemente compromesso (se pensate che io stia esagerando: Aris, do you remember last season?)
L’Atletico praticamente non è mai esistito, non è forse neanche sceso in campo: nessuno smarcamento, nessun passaggio filtrante, nessuna azione in velocità. Assolutamente immobili, i rojiblancos non solo non dettavano il passaggio in avanti, costringendo chi di turno a passare costantemente la palla all’indietro, ma erano anche lenti nel correre palla al piede, col risultato di farsi sempre rubare la palla da dietro dai ben più tonici francesi. Invece di far correre il pallone, i biancorossi si limitavano a passaggi lenti, corti e imprecisi, col risultato di permettere ai francesi di concentrarsi sul portatore di palla e soffocarne sul nascere le intenzioni. Inoltre non si è mai visto nessun pressing sugli avversari, lasciati avanzare indisturbati fino al limite dell’area: in molti casi, invece di pressare, la difesa rinculava a sua volta, aprendo praterie ai francesi, che infatti dalla trequarti hanno fatto il “tiro al piccione” su Courtois.
E’ stato insomma un Atletico dimesso sul piano fisico e sul piano della mentalità, uno spettacolo deprimente che non vorremmo più vedere. Solo con l’ingresso di Salvio (e poi Reyes e Juanfran) si è visto un po’ di movimento in avanti, con una manovra maggiormente ariosa e sviluppata in ampiezza. In ogni caso, il pareggio, che permette di rimanere in testa al girone a pari merito con l’Udinese, è fin troppo rispetto a quanto fatto dai biancorossi: onestamente, una sconfitta sarebbe stata ben più che meritata.
Note negative
Suarez: il re dei passaggi inutili colpisce ancora. Vaga per il campo con un unico scopo: liberarsi della palla il prima possibile buttandola (letteralmente) a caso contro i compagni. Le rare volte in cui la tiene, ferma il gioco e poi, dopo lungo pensare, corricchia all’indietro e passa a qualche difensore, facendo ripartire la manovra. Dulcis in fundo, osserva Dalmat ricevere la palla e avanzare, pensa bene di non contrastarlo (curioso, per un mediano…), lo osserva passare la palla a Montaño e poi trotterella accanto a quest’ultimo e lo osserva mentre scaglia il tiro dell’ 1 – 0 verso la porta atletica.
Diego: invece di velocizzare la manovra, la rallenta. Tra leziosità inutili e passaggi anche elementari sbagliati, perde moltissimi palloni e permette ai francesi di ripartire in contropiede. Mai un guizzo, mai un’iniziativa.
Manzano: se per l’ennesima volta l’Atletico, dopo affermazioni roboanti sulla necessità di imporre il proprio gioco, scende in campo impalpabile e senza grinta, non può che essere colpa sua. Non riesce a farsi capire dai giocatori, oppure certe dichiarazioni sono solo a uso e consumo della stampa?
Note positive (per modo di dire…)
Falcao: non fa niente per quasi tutta la partita, ma, appena gli arriva un pallone giocabile, manca il gol di pochissimo. Segno che lui è lì, sono gli altri che mancano. Per disperazione arretra fino al cerchio del centrocampo per raccogliere la palla, ma nessuno lo assiste nei suoi tentativi di triangolazione.
Juanfran: non è un caso, forse, che uno dei più in palla e dei meno considerati segni una rete che vale oro. In questo momento, meglio lui di un Reyes in crisi d’identità. Non sarà il caso che giochi più spesso?
Rennes: Costil; Danzé, Kana Biyik, Mandkjeck, Theophile-Catherine; Doumbia, Tettey; Kembo-Ekoko (Pitroipa, m. 59), Dalmat (M''Vila, m. 73), Feret; y Montaño (Hadji, m. 69).
Atlético de Madrid: Courtois 5,5; Perea 4,5, Miranda 5, Domínguez 5, Filipe Luis 4,5; Diego 5, Mario Suárez 4,5, Gabi 5,5 (Reyes, m. 72 sv); Arda Turan 5 (Juanfran, m. 80 6); Adrián 5 (Salvio, m. 63 5,5) y Falcao 6.
Goles: 0-1, m. 56: Víctor Montaño, con un disparo lejano, tras tocar en el cuerpo de Domínguez. 1-1, m. 87: Juanfran remata en el segundo palo un centro de Salvio.
Árbitro: Huseyin Goçek (Turquía). Amonestó a los locales Danzé (m. 35) y Pitroipa (m. 64) y a los visitantes Arda Turan (m. 27) y Diego (m. 35).
Incidencias: partido correspondiente a la segunda jornada del grupo I de la Liga de Campeones, disputado en el estadio Route del Lorient ante unos 20.000 espectadores.
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