martedì 21 agosto 2012

Levante – Atletico Madrid 1-1: riflessioni sparse


Non ho potuto vedere la partita. Ho seguito con trepidazione via internet il suo svolgersi e ho letto attentamente le invero contradditorie sintesi che ne sono state fatte su giornali online e blog di appassionati.

Mi limiterò pertanto a poche considerazioni generali che investono anche l'estate biancorossa, in attesa di un post che analizzi la strategia di mercato e che giocoforza scriverò dopo la fine di agosto, stante la situazione ancora in forte evoluzione.

Bene Arda nel nuovo ruolo di trequartista, con contorno di gol spettacolare probabilmente dovuto anche alla posizione più vicina alla porta e al minor dispendio di energie rispetto alla fascia. Chi continua a chiedere Diego forse non ha ben presente cosa avrebbe fatto il brasiliano in questa situazione: portare palla e basta, incaponendosi in inutili dribbling.
Bene anche l'esordio di Oliver e Kader, che torneranno utili nel prossimo futuro, anche se più il primo del secondo. Credo, a proposito, che il ricorso alla cantera sarà una necessità nel corso della stagione, vista la rosa ristretta voluta da Simeone.

Male Adrian, cui le Olimpiadi non hanno giovato e forse neanche la querelle sul ritocco del contratto. In fondo, una sola stagione a buoni (e sottolineo buoni, andatevi a rileggere la pagella di fine anno) livelli dovrebbe spingere più a volersi confermare che a battere cassa, ma forse la mia idea di calcio è retro.
Male l'ennesimo gol nei primi minuti e su calcio d'angolo, ormai un must che francamente ha rotto (…), e che ha costretto ad una gara in salita contro un avversario non facile.

Per il resto, vanno segnalati Falcao ancora addormentato, Rodriguez ancora spaesato anche se promettente, Silvio lontano dal giocatore intravisto all'inizio dell'anno scorso, la difesa interamente rivoluzionata per un inedito modulo a tre, il solito penoso doble pivote, cui la presenza di Tiago al posto di Mario non apporta assolutamente un grammo in più di qualità e toglie dinamismo.

Insomma, c'è ancora molta strada da fare.

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