Falcao,
9: a lungo criticato da una
discreta parte della tifoseria con l'accusa di non essere un altro
Aguero, capace di fare reparto da solo e di costruire e finalizzare
le azioni tutto da solo, ha pian piano conquistato tutti quanti con
la sua caparbietà e le sue straordinarie giocate.
All'inizio
ha faticato anche perché il modulo Manzano, basato su attacchi a
casaccio, senza schemi né
automatismi, lo lasciava
in balia di passaggi imprecisi e palloni vaganti (ma il suo comunque
discreto bottino di reti certifica che ha fatto miracoli nel
capitalizzare quel disastro).
Inserito
in un contesto più razionale, ha confermato di essere un attaccante
di razza, non solo ottimo come realizzatore ma bravo anche nel gioco
di sponda e nel far salire la squadra. Con lui, tra l'altro, sono
finalmente tornati ad essere produttivi calci d'angolo e punizioni
dalla trequarti. Da apprezzare anche la sua grande forza mentale, che
gli ha permesso di segnare gol impossibili e di arpionare palloni
ormai giudicati perduti (si veda il 2-2 al 93' contro il Betis, un
pareggio che dobbiamo interamente al colombiano e alla sua volontà).
In
effetti necessita di una maggiore assistenza rispetto ad Aguero, però
ha dimostrato anche in questo campo di non essere affatto inferiore
all'argentino: contro il Valencia in Europa League e nella finale di
Bucarest ha fatto in diverse occasioni reparto da solo, facendo
salire la squadra e inventando gol spettacolari e imprevedibili
praticamente dal nulla.
Unica
pecca, a dire la verità più evidente nella prima parte della
stagione, la tendenza a non avere mezze misure: o autore di
prestazioni maiuscole, o praticamente non pervenuto, con errori anche
banali in serie.
Resta
comunque il centravanti di gran lunga migliore della Liga e, per
quanto mi riguarda, il miglior giocatore biancorosso dell'annata.
Adrian,
8: con Manzano è stato poco
utilizzato, ma certo anche piuttosto evanescente, per cui non mi
sento di colpevolizzare particolarmente il Goyo per il suo scarso
utilizzo, almeno all'inizio. Da fine ottobre ha però inanellato una
serie di prestazioni sempre più convincenti (ottimo col Saragozza,
ad esempio), mostrando anche una buona capacità di giostrare da
prima punta (al Bernabeu, per esempio), e qui Manzano lo ha
colpevolmente sotto-utilizzato (salvo cercare poi, a esplosione
avvenuta, di avanzare propri supposti meriti nella sua grande
stagione).
Abilissimo
nello svariare e nel partire tra le linee per infilarsi nelle difese
sbilanciate, è stato autore di gol d'autore, anche se non
particolarmente abbondanti. Se in Europa League, infatti, ha saputo
coniugare qualità e quantità (ricordo i gol straordinari con
Besiktas, Hannover e Valencia), in Liga avrebbe potuto fare di più e
ha anzi dimostrato una certa mancanza di continuità. Non bisogna
però sottovalutare l'importanza della stanchezza, considerate la
raffica di partite giocate ogni tre giorni e lo spirito di sacrificio
con cui Adrian ha spesso dato il suo contributo in copertura.
Salvio,
5,5: qualche gol, qualche
partita di discreto livello, ma per il resto una grave insipienza
tattica. Sembra giocare con i paraocchi, senza mai interessarsi a
quanto fanno i compagni: la sua unica opzione è correre palla al
piede verso la porta, senza mai dettare il passaggio né partecipare
alla manovra. Simeone ripone in lui una grandissima fiducia, non si
sa bene in base a quali valutazioni. Ad altri, anche più dotati di
lui, non è stata data tanta fiducia, quindi la mia modestissima
opinione è la seguente: questo sarà l'anno della verità. O sfonda,
o conviene monetizzare il per me incomprensibile interesse per lui
delle grandi portoghesi.
Reyes,
2: c'è veramente qualcosa da
dire? Sempre fuori forma, lezioso e fuori posizione; un giocatore
inutile e senza carisma, capace solo di insultare Manzano e godere
del credito di un Calderon infuriato col Goyo e quindi incapace di
valutare in maniera oggettiva la sua penosa situazione. Se ne è
andato a Siviglia a non combinare alcunché, svenduto in maniera
indecorosa. Non dimentichiamoci mai quel che disse Del Nido quando lo
vendette all'Arsenal :”Ho venduto a caro prezzo un mezzo giocatore
che non combinerà mai nulla”.
Nessun commento:
Posta un commento