Per
la prima volta dal 1996, anno del doblete, l'Atletico ottiene la
qualificazione diretta alla Champions' League, grazie alla sconfitta
imprevista della Real Sociedad e alla successiva vittoria dei
rojiblancos contro il Celta.
Non
posso tacere la soddisfazione per questo risultato, degno premio per
la grande stagione dei biancorossi, al di là della flessione finale
e dell'abbandono della Europa Legue (su cui torneremo in sede di
bilanci).
Al
momento, mi godo la soddisfazione della ritrovata grandezza (certo,
c'è ancora moltissimo da fare nei prossimi anni, ma il primo passo è
compiuto), anche alla luce della partita col Celta.
Sono
soddisfatto in primo luogo per l'atteggiamento della squadra:
vittoria doveva essere e vittoria è stata, questa volta frutto di
una precisa disposizione in campo (Falcao, Adrian e Diego Costa tutti
insieme) e non del gioco speculativo cui ultimamente eravamo
abituati. La brillantezza dell'inizio dell'anno purtroppo è perduta,
anche perchè né Arda né Adrian
sono all'altezza della partita col Chelsea (lo spagnolo
mercoledì è stato anzi inguardabile), però i gol sono arrivati lo
stesso, pur se con difficoltà, per convinzione e non per casualità,
sia pure forzata.
Inoltre
la condizione fisica mi è parsa addirittura in crescita, il
che fa ben sperare per le ultime partite della stagione, finale di
Coppa del Re in particolare.
Poi,
ho molto apprezzato la sobrietà dell'ambiente. Simeone,
finita la partita, ha salutato e ringraziato tutti ma non si è
lasciato andare alle scene di giubilo prive di senso cui ci è
toccato spesso assistere. In fondo, si tratta di un terzo posto, una
posizione di classifica che dovrebbe esserci abituale e che in altri
tempi significava stagione fallita. Solo in una società che
disprezza totalmente la propria storia poteva capitare che quarti
posti agguantati all'ultimo venissero accolti con fanfare e con
cortei presso il Nettuno. Per fortuna adesso c'è il Cholo, uno che
sa cosa significa l'Atletico e che non permette certe inutili
smargiassate.
Cosa
aspettarci, quindi per il futuro prossimo?
Personalmente,
mi attendo un Atletico che se la giochi contro il Barcellona già
questa domenica e che poi superi se stesso nella finale di Coppa.
Tutti parlano del sortilegio contro il Real, ma anche il Barcellona,
negli ultimi anni, ci ha negato moltissime soddisfazioni. Non c'è
altra strada che la vittoria per guadagnare fiducia in se
stessi e tornare a lottare per la vittoria finale, quindi avanti con
il coltello tra i denti.
Poi
mi auguro che le ultime partite di Liga vengano affrontate con
dignità e spirito sportivo e che offrano anche l'occasione
per schierare quelli tra i nostri giovani che saranno
protagonisti del prossimo campionato.
Infine,
mi aspetto che, in vista della finale e in considerazione del nostro
ritrovato ruolo, ripartano con ancora più vigore articoli di stampa
contro di noi, a proposito della vendita delle nostre stelle,
del loro desiderio di andarsene etc etc. in fondo, si sa, il fatto
che ci siamo anche noi, in città, dà parecchio fastidio...
PS:
mi spiace solo che la nostra affermazione abbia di fatto sancito la
retrocessione del Celta e di Abel. Entrambi meritano di più, per
storia e statura. Mi auguro di rivederli presto in Primera.
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