giovedì 27 giugno 2013

Bilancio della stagione 2012/2013: l'attacco


Falcao, 8,5: straordinario all'inizio dell'anno, quando ha distrutto il Chelsea con i suoi movimenti e i suoi tiri, ha poi tirato i remi in barca a partire dalla fine di dicembre, il che ha causato la flessione della squadra. Si è risvegliato verso la fine, quando alcuni gol ben piazzati e diversi assist (straordinario quello in finale di Coppa del Re) ci hanno permesso di concludere la miglior temporada dal 1996. Pregi e difetti (pochi) sono noti, quindi non starò a dilungarmi: dirò solo che il ragazzo ha mostrato di saper fare reparto da solo, se necessario, ma di trovarsi molto più a proprio agio nel giocare con dei compagni, senza particolari egoismi anche sottoporta. Peccato che la sua carriera all'Atletico sia finita: su modi e finalità dell'addio mi riservo un altro post.

Adrian, 4,5: un vero disastro. Evanescente, molle, mai brillante: è stato la più grossa delusione della stagione. Il tira e molla sul contratto e la partecipazione alle Olimpiadi ci hanno restituito un giocatore irriconoscibile, che ha ben presto perso il posto da titolare e si è visto scavalcare (definitivamente?) da un Diego Costa sensazionale.

Diego Costa, 9: il vero crack della stagione. Ha messo in mostra tutto il repertorio di cui era accreditato: gol, progressione, spirito di sacrificio, abilità nello svariare e nel tagliare in due le difese, tecnica (il gol in finale, ma non solo). Bravo come punta d'appoggio (posizione nella quale, a mio giudizio, ha tolto anche un po' d'ossigeno a Falcao), notevole anche come prima punta, ha grandissimi margini di crescita, purché impari a controllare il carattere e a non rispondere alle provocazioni. Aggiungo, a sua parziale discolpa, che spesso gli arbitri ignorano le botte che prende o lo puniscono per semplici scontri in cui, semplicemente per la sua irruenza e la sua esplosività fisica, gli avversari finiscono per soccombere.

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