martedì 18 giugno 2013

Bilancio della stagione 2012/2013: la difesa


Courtois, 9: la conquista della Coppa del Re si deve ai suoi straordinari riflessi, senza ombra di dubbio. Rispetto all'anno scorso è migliorato notevolmente, limando i suoi difetti (calci d'angolo e punizioni). Comanda la difesa con sicurezza estrema, è coraggioso nelle uscite e abile nella scelta del tempo dell'intervento. E' inutile nascondercelo, ormai il momento dell'addio è prossimo: probabilmente il prossimo campionato sarà l'ultimo con la nostra maglia; poi potremo vederlo solo in tv, pensando con tristezza a quando il miglior portiere del mondo lo avevamo noi, sia pure in prestito.

Asenjo e Joel, sv: Joel ha concluso la stagione in prestito al Wigan, dopo aver sprecato metà campionato in tribuna, Asenjo ha giocato pochissimo, ma soprattutto ha mostrato che il suo rapporto col Calderon, mai decollato, ormai è finito. Il palentino non regge la pressione dei tifosi, è insicuro, non tranquillizza la difesa: il suo futuro è altrove, lo dico con rammarico, perchè le qualità, almeno quelle fisiche e tecniche, erano sotto gli occhi di tutti.
Per quanto riguarda Joel, si profila un'altra stagione in prestito, con la chiara impressione che si tratti di una anticamera alla vendita.

Godin, 6,5: continua a non esprimere completamente il suo potenziale. I suoi difetti sono noti (scarsa reattività, cali di concentrazione e gravi errori nel controllo di palla, causa anche quest'anno di diversi rigori contro). In alcune partite è stato invece monumentale, per esempio a Valencia, dove non abbiamo incassato molte più reti grazie essenzialmente alla sua prestazione. Però ribadisco la sensazione che ho già riportato altrove: è sempre più scudiero di Miranda, per cui le sue buone prestazioni sembrano originare dall'ottima forma del compagno. Difficilmente appare come il trascinatore della difesa.

Miranda, 7,5: anche per lui una stagione che conferma quanto già sapevamo: ottimo nell'anticipo e abile nel rilanciare l'azione, grazie anche al lancio preciso e alla buona visione di gioco, dotato anche di grande senso della posizione, il che gli ha permesso di mascherare i suoi difetti. Si è rivelato molto bravo anche di testa, anche se più nell'area altrui che nella propria: ai suoi inserimenti, soprattutto su calcio d'angolo, si devono alcuni gol pesanti, su tutti quello che ci ha regalato la Decima nei tempi supplementari. Nell'insieme, la bussola del reparto, misteriosamente sottovalutato da giornali e tifosi.

Filipe, 7,5: sarò sincero, la sua annata non mi è parsa così eccezionale come è stato scritto su giornali e blog. Intendiamoci, ho ancora negli occhi partite nelle quali è stato veramente devastante nei suoi inserimenti (chiedere al Granada...) e provvidenziale in difesa, ma in altre è stato insolitamente timido. Forse è colpa mia, visto che sono cresciuto all'ombra delle mostruose performance di Paolo Maldini e forse ho un riferimento troppo elevato, ma penso che possa dare ancora di più ed essere più continuo.

Juanfran, 6,5: un anno di transizione, per la più bella sorpresa dello scorso anno. La toccata e fuga con la Roja lo ha sballottato e gli ha fatto perdere brillantezza, soprattutto in avanti. Sceso di tono, ha mostrato i suoi limiti come marcatore, aspetto nel quale è discreto ma niente più. Ciò nonostante, la stagione non mi è parsa così disastrosa come ho letto altrove: direi che va contestualizzata come fase di crescita e di adattamento al nuovo ruolo. Provvidenziale il suo salvataggio sulla linea nella finale di Coppa: da solo, basterebbe per la sufficienza, ma, lo ripeto, c'è molto di più.

Cata Diaz, 5: un disastro, senza appello: carenze tattiche e tecniche, tanto da risultare inadeguato non solo come difensore di fascia nelle occasioni in cui il Cholo è stato costretto ad avvalersi della sua esperienza, ma anche come centrale: le partite di Bilbao e in casa contro il Rayo sono due “perle” difficili da dimenticare

Manquillo, 6,5: la migliore notizia della stagione, almeno per quanto riguarda la difesa. Potente, voglioso, abile nella marcatura e nel supporto all'azione: ha confermato tutto quanto si diceva di lui nelle giovanili.

Silvio, sv: ha giocato pochissimo. Simeone non lo “vede”, nonostante le buone qualità messe in mostra l'anno scorso prima dell'infortunio, e infatti è andato in prestito al Deportivo, nel quale ha giocato bene sulla fascia sinistra. Chissà, potrebbe essere un buon ricambio per Filipe, ma credo che sarà venduto o prestato ancora.

Cisma, sv: arrivato come difensore capace di giocare a sinistra e nel caso anche al centro, non è mai stato utilizzato in nessuna delle due posizioni, neppure quando si doveva raschiare il fondo del barile. Eppure, quando si è affacciato sul terreno di gioco, non ha demeritato.

Pulido, sv: un altro che ha perso tutta la stagione in tribuna. Simeone ha preteso che rimanesse, ma poi gli ha concesso così pochi minuti da suggerire l'idea di una persecuzione nei suoi confronti. Di fatto, non si sa ancora quale sia il suo valore reale.

Insua, sv: l'oggetto misterioso, arrivato in inverno e sparito dai radar fino a fine campionato. Di lui si sa che è bravo nell'impostazione, ma non particolarmente abile in difesa. Parlo di quello che ho visto nello Sporting, perché con noi ha giocato ben 198 minuti . Secondo la mia modesta opinione, 3,5 milioni buttati via.

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