Courtois,
9: la conquista della Coppa del Re si deve ai suoi straordinari
riflessi, senza ombra di dubbio. Rispetto all'anno scorso è
migliorato notevolmente, limando i suoi difetti (calci d'angolo e
punizioni). Comanda la difesa con sicurezza estrema, è coraggioso
nelle uscite e abile nella scelta del tempo dell'intervento. E'
inutile nascondercelo, ormai il momento dell'addio è prossimo:
probabilmente il prossimo campionato sarà l'ultimo con la nostra
maglia; poi potremo vederlo solo in tv, pensando con tristezza a
quando il miglior portiere del mondo lo avevamo noi, sia pure in
prestito.
Asenjo
e Joel, sv: Joel ha concluso la stagione in prestito al Wigan,
dopo aver sprecato metà campionato in tribuna, Asenjo ha giocato
pochissimo, ma soprattutto ha mostrato che il suo rapporto col
Calderon, mai decollato, ormai è finito. Il palentino non regge la
pressione dei tifosi, è insicuro, non tranquillizza la difesa: il
suo futuro è altrove, lo dico con rammarico, perchè le qualità,
almeno quelle fisiche e tecniche, erano sotto gli occhi di tutti.
Per
quanto riguarda Joel, si profila un'altra stagione in prestito, con
la chiara impressione che si tratti di una anticamera alla vendita.
Godin,
6,5: continua a non esprimere completamente il suo potenziale. I
suoi difetti sono noti (scarsa reattività, cali di concentrazione e
gravi errori nel controllo di palla, causa anche quest'anno di
diversi rigori contro). In alcune partite è stato invece
monumentale, per esempio a Valencia, dove non abbiamo incassato molte
più reti grazie essenzialmente alla sua prestazione. Però ribadisco
la sensazione che ho già riportato altrove: è sempre più scudiero
di Miranda, per cui le sue buone prestazioni sembrano originare
dall'ottima forma del compagno. Difficilmente appare come il
trascinatore della difesa.
Miranda,
7,5: anche per lui una stagione che conferma quanto già
sapevamo: ottimo nell'anticipo e abile nel rilanciare l'azione,
grazie anche al lancio preciso e alla buona visione di gioco, dotato
anche di grande senso della posizione, il che gli ha permesso di
mascherare i suoi difetti. Si è rivelato molto bravo anche di
testa, anche se più nell'area altrui che nella propria: ai suoi
inserimenti, soprattutto su calcio d'angolo, si devono alcuni gol
pesanti, su tutti quello che ci ha regalato la Decima nei tempi
supplementari. Nell'insieme, la bussola del reparto, misteriosamente
sottovalutato da giornali e tifosi.
Filipe,
7,5: sarò sincero, la sua annata non mi è parsa così
eccezionale come è stato scritto su giornali e blog. Intendiamoci,
ho ancora negli occhi partite nelle quali è stato veramente
devastante nei suoi inserimenti (chiedere al Granada...) e
provvidenziale in difesa, ma in altre è stato insolitamente timido.
Forse è colpa mia, visto che sono cresciuto all'ombra delle
mostruose performance di Paolo Maldini e forse ho un riferimento
troppo elevato, ma penso che possa dare ancora di più ed essere più
continuo.
Juanfran,
6,5: un anno di transizione, per la più bella sorpresa dello
scorso anno. La toccata e fuga con la Roja lo ha sballottato e gli ha
fatto perdere brillantezza, soprattutto in avanti. Sceso di tono, ha
mostrato i suoi limiti come marcatore, aspetto nel quale è discreto
ma niente più. Ciò nonostante, la stagione non mi è parsa così
disastrosa come ho letto altrove: direi che va contestualizzata come
fase di crescita e di adattamento al nuovo ruolo. Provvidenziale il
suo salvataggio sulla linea nella finale di Coppa: da solo,
basterebbe per la sufficienza, ma, lo ripeto, c'è molto di più.
Cata
Diaz, 5: un disastro, senza appello: carenze tattiche e tecniche,
tanto da risultare inadeguato non solo come difensore di fascia nelle
occasioni in cui il Cholo è stato costretto ad avvalersi della sua
esperienza, ma anche come centrale: le partite di Bilbao e in casa
contro il Rayo sono due “perle” difficili da dimenticare
Manquillo,
6,5: la migliore notizia della stagione, almeno per quanto
riguarda la difesa. Potente, voglioso, abile nella marcatura e nel
supporto all'azione: ha confermato tutto quanto si diceva di lui
nelle giovanili.
Silvio,
sv: ha giocato pochissimo. Simeone non lo “vede”, nonostante
le buone qualità messe in mostra l'anno scorso prima
dell'infortunio, e infatti è andato in prestito al Deportivo, nel
quale ha giocato bene sulla fascia sinistra. Chissà, potrebbe essere
un buon ricambio per Filipe, ma credo che sarà venduto o prestato
ancora.
Cisma,
sv: arrivato come difensore capace di giocare a sinistra e nel
caso anche al centro, non è mai stato utilizzato in nessuna delle
due posizioni, neppure quando si doveva raschiare il fondo del
barile. Eppure, quando si è affacciato sul terreno di gioco, non ha
demeritato.
Pulido,
sv: un altro che ha perso tutta la stagione in tribuna. Simeone
ha preteso che rimanesse, ma poi gli ha concesso così pochi minuti
da suggerire l'idea di una persecuzione nei suoi confronti. Di fatto,
non si sa ancora quale sia il suo valore reale.
Insua,
sv: l'oggetto misterioso, arrivato in inverno e sparito dai radar
fino a fine campionato. Di lui si sa che è bravo nell'impostazione,
ma non particolarmente abile in difesa. Parlo di quello che ho visto
nello Sporting, perché con noi ha giocato ben 198 minuti . Secondo
la mia modesta opinione, 3,5 milioni buttati via.
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