Una
profezia facile facile: quest'anno Diego Costa arriverà almeno a 15
reti nella Liga.
Altra
profezia facile facile: già da Natale partiranno le solite voci
sulle grandi europee che lo desiderano e, alla fine, la prossima
estate, verrà venduto per un gran mucchio di milioni, con la scusa
che, sì, certo, ci sono i soldi della Champions', però il debito...
Ieri
il brasiliano ha dato l'ennesima prova dei grandissimi progressi
realizzati nell'ultimo anno: da solo, col suo continuo movimento, ha
spaccato la difesa del Siviglia e ha messo in croce il povero Fazio,
permettendo a un Atletico poco brillante di portare a casa una grande
vittoria.
I
colchoneros hanno cominciato soffrendo molto la voglia di rivincita e
la brillantezza fisica degli avversari (che hanno colpito anche una
traversa con Bacca, sgusciato tra due imbambolati Godin e Miranda),
anche se pian piano hanno preso coraggio e raddrizzato la partita,
arrivando a creare diversi pericoli al Siviglia (palo di Villa).
Così,
al 34', su corner di Koke, Miranda prolungava di testa verso il
secondo palo, dove Costa era in agguato per l'uno a zero. A quel
punto, fidando nella proverbiale solidità dei colchoneros, credo che
nessuno pensasse che la partita fosse in dubbio. Purtroppo però la
“Manzanite” è sempre in agguato: la pochezza del centrocampo
(scomparso Arda, miserabile Mario Suarez, impalpabile Koke), unita
alle distrazioni della difesa (ai due nel mezzo aggiungerei un
Juanfran ben presto scomparso dalla lotta), mettevano i colchoneros
in totale balia degli avversari.
Solo
due minuti dopo Arda perdeva un pallone a centrocampo, Koke e un
Mario immobile si ostacolavano e della voragine creatasi sulla
trequarti approfittava Perotti per scagliare una folgore da 25 metri
e pareggiare subito i conti.
Si
arrivava all'intervallo con i colchoneros sulle ginocchia e il
Siviglia proiettato in avanti.
Stesso
copione all'inizio della ripresa, finché il Cholo prendeva le
contromisure: fuori Arda e dentro Oliver al 58', Baptistao per un
Villa svuotato al 70'. L'Atletico riprendeva a macinare gioco, anche
se il Siviglia continuava a spingere forte.
Ed
ecco sbucare, un'altra volta, Diego Costa: su preciso filtrante di un
Koke ritornato in partita, il brasiliano partiva verso la porta,
bruciava il solito Fazio e fulminava con un tiro a incrociare il
portiere.
A
questo punto il Siviglia, semplice progetto di squadra che di strada
deve ancora farne, annientato, soccombeva di fronte alle qualità di
un gruppo, quello colchonero, ormai rotto a ogni sofferenza e
abituato a non perdere mai la bussola: arrivava anche il terzo gol,
con una stupenda azione personale del “Cebolla” Rodriguez, da
poco entrato.
Una
tipica partita da inizio stagione: gambe non sempre sciolte, idee non
sempre scorrevoli, qualche amnesia. Al di là di questi aspetti direi
fisiologici, rimangono però i soliti problemi: un centrocampo privo
di inventiva e che si dimostra una volta di più vulnerabile alle
percussioni centrali, una difesa ottima se supportata da
centrocampisti in forma e reattivi, un attacco in cui Villa si è
mostrato ancora in ritardo di condizione.
Note
positive
Diego
Costa: svaria su tutto il fronte d'attacco con la sua corsa
straripante, ma è capace anche di cogliere le occasioni nell'area
piccola come il più classico dei centravanti. Da quello che si è
visto ieri, a Villa toccherà giocare più arretrato e inserirsi nei
varchi creati dal brasiliano.
Aree di movimento di Diego Costa |
Filipe:
tra i difensori è quello più in forma, abile sia in difesa che
nel supportare l'azione in avanti.
Koke:
dopo un primo tempo così così, un gran secondo tempo. In tutta la
partita, però, si mostra sempre più giocatore a tutto campo, quasi
una mezzala d'altri tempi, che permette a Simeone di giocare interi
scampoli di partita con un centrocampo a tre dietro ad Arda.
Aree di movimento di Koke |
Note
negative
Mario
Suarez: semplicemente penoso. Due tackle in tutta la partita, una
marea di passaggi orizzontali, un continuo passeggiare per il campo.
Arda:
indolente e supponente, caracolla lungo la fascia sinistra e dietro
le punte senza costrutto. Forse dovrebbe smetterla di lanciare
messaggi sulla Premier League attraverso il suo agente e dovrebbe
mettersi a giocare. Grazie a lui e a Mario, il centrocampo del
Siviglia fa un figurone.
Influenze dei singoli giocatori sulla partita a confronto: si noti la sproporzione tra i due centrocampi |
Sevilla
Beto; Coke, Fazio, Pareja (Kongdobia, m. 46), Alberto; Iborra
(Israel, m. 63), Rakitic; Vitolo, Marko Marin, Perotti; Bacca
(Gameiro, m.73)
No
utilizados: J. Varas;Figueiras, Jairo y Rabello.
Atlético de Madrid Courtois 6,5; Juanfran 5,5, Miranda 5,5, Godín 5,5, Filipe Luis 6,5; Koke 6,5 (C. Rodríguez, m. 79 7), Gabi 6, Mario Suárez 4,5, Arda 4 (Óliver, m 59 6,5); Diego Costa 8, Villa 5,5 (Baptistao, m. 69 5,5).
Atlético de Madrid Courtois 6,5; Juanfran 5,5, Miranda 5,5, Godín 5,5, Filipe Luis 6,5; Koke 6,5 (C. Rodríguez, m. 79 7), Gabi 6, Mario Suárez 4,5, Arda 4 (Óliver, m 59 6,5); Diego Costa 8, Villa 5,5 (Baptistao, m. 69 5,5).
No
utilizados: Aranzubia; Demichelis, R. García y Adrián.
Goles:
0-1, 35' Diego Costa
1-1, 43' Perotti
1-2, 79' Diego Costa
1-3, 90' Rodríguez.
Árbitro: Clos Gómez. Amonestó a Perotti, Arda, Mario Suárez, Kongdobia, Óliver, Coke, Miranda, Marko, Marín, Vitolo
Sánchez Pizjuán: 30.000 espectadores.
Goles:
0-1, 35' Diego Costa
1-1, 43' Perotti
1-2, 79' Diego Costa
1-3, 90' Rodríguez.
Árbitro: Clos Gómez. Amonestó a Perotti, Arda, Mario Suárez, Kongdobia, Óliver, Coke, Miranda, Marko, Marín, Vitolo
Sánchez Pizjuán: 30.000 espectadores.
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