Ci
sono momenti, nella vita, in cui si resta senza parole. Capitano
avvenimenti impensabili, nella sostanza e nella forma, e si resta
così, sospesi, ad osservarne le conseguenze senza neppure poterne
registrare l'atto generativo. Nel calcio, poi, il replay, impietoso,
ripropone continuamente, da mille angolazioni, ciò che è accaduto,
senza lasciare scampo alla nostra mente: è avvenuto, guarda, non ci
sono possibilità di fuga dalla realtà, vedi? Non c'è speranza di
annacquare il tutto col velo sfocato della memoria.
Ieri,
di fronte all'incredibile disastro combinato da Miranda, sono
rimasto così. Vedevo e rivedevo, ma non capivo. Possibile? Possibile
che un difensore intervenga in questo modo su un pallone destinato al
portiere? Possibile che il portiere non chiami la palla o lo faccia
in maniera così timida da non essere sentito? Possibile che il
brasiliano, per respingere la palla, non scelga una traiettoria
opposta a quella da cui proviene la palla, per la più semplice delle
respinte, ma si inventi un orrendo tocco beffardo chiaramente
destinato nell'angolino? Possibile, sono arrivato a chiedermi, che lo
abbia fatto apposta? Perchè altro senso non trovo: cosa voleva fare?
Trasformare un innocuo spiovente in calcio d'angolo? Appoggiare a
Moyá, con un inutile rischio?
Ero
ancora stordito, e i colchoneros
con me, che ancora il Valencia faceva quel che voleva sulla nostra
trequarti, approfittando della incredibile staticità dei nostri
difensori e centrocampisti centrali, e insaccava il secondo. Miranda
pareva di sasso, Godin
un semplice passante, Jesús Gámez un perfetto estraneo dal passo
d'anziano; Siqueira
era lentissimo nel chiudere, Tiago faceva uno scatto ma poi
rallentava, Gabi neppure quello. Da non poterci credere...
Pochissimi
minuti e il Valencia ci puniva su calcio d'angolo, vale a dire sulla
specialità della casa. Moyá,
già complice sul secondo gol, non si muoveva neppure, e così Tiago,
ormai abbonato alla difesa allegra sui corner (ricordate la finale di
Champions'?).
In
tredici minuti il Valencia ci aveva polverizzato, allargando il gioco
sulle fasce per disarticolare poi la nostra difesa puntando agli
inserimenti tra centrale e terzino, sfruttando anche e soprattutto lo
storico “ventre molle” dei colchoneros nella zona centrale del
centrocampo. Una strategia efficace ma non particolarmente originale,
alla quale Simeone avrebbe dovuto opporre una qualche contromisura.
Ora,
non c'è dubbio che a questo punto della stagione, con tre partite
fondamentali in sette giorni e un gioco ancora da trovare, una
sconfitta a Valencia, contro un avversario lanciato che può
permettersi un'intera settimana per preparare il match, potesse
essere messa in preventivo. Tuttavia, questo non era proprio il modo.
Che Jesús Gámez ammetta che la squadra non abbia cominciato con la
giusta concentrazione,
a questo punto, fa solo arrabbiare.
Per
cui, scusate, non riesco proprio a credere che, se Siqueira
avesse segnato il rigore che ha invece tirato in maniera orrenda, la
partita avrebbe potuto finire diversamente. Saremmo stati sul 2-3 con
45 minuti ancora da giocare e contro un avversario che, alla fine,
non ha impressionato più di tanto. Ma non saremmo comunque riusciti
a combinare granché, visto che il secondo tempo è stato giocato con
calma olimpica e non con il furore che ci si sarebbe aspettati.
A
questo punto, la vittoria contro il Siviglia è stata abbondantemente
vanificata: gli andalusi ci sono di nuovo davanti, Celta e Real
Madrid potrebbero esserlo entro la fine della serata. Da terzi (e
possibili secondi), siamo quarti e possibili settimi.
Partido
a partido, d'accordo.
Però un po' di coerenza sarebbe gradita, please.
Note
positive
Nessuna
Note
negative
Simeone:
potrei citare tutta la difesa e la quasi totalità degli altri scesi
in campo, ma forse sarei ingiusto. Come quando vincevamo, la
responsabilità è nel manico. A che gioco giochiamo? Chi lo sa. Chi
è deputato a tirare i rigori, visto che in campo si litiga per farlo
e poi li si sbaglia? Chi lo sa anche qui. Quali movimenti dovrebbe
fare Mandzukic, a parte prenderla di testa e fare su e giù a piccolo
trotto sull'asse centrale? Chi lo sa, di nuovo. E Griezmann, in che
ruolo dovrebbe giocare? Idem.
A cosa serve Cerci? Ignoto. Chi è il titolare della fascia sinistra,
Siqueira o Ansaldi? Quale gioco si intende proporre per valorizzare
un centravanti efficace ma tremendamente statico? E davvero il croato
era il prescelto del Cholo,
che pur di averlo ha rinunciato al sostituto testuale di Diego Costa,
cioè Lukaku? Dov'è finita la compattezza difensiva dello scorso
anno? Perchè abbiamo giocato in (relativa) scioltezza solo contro
squadre che corrono meno di noi? E perchè queste squadre, finora,
sono state solo due (Real e Siviglia)? Ieri, secondo Simeone, abbiamo
fatto errori
che raramente commettiamo. Bene, allora perchè la stessa cosa è
stata detta per la partita con l'Olympiakos e quella contro il Celta?
Perchè, insomma, oltre a un gioco non abbiamo neppure una continuità
né un undici definito? Ieri, per raddrizzare la barca, non si è
trovato niente di meglio che mandare in campo tutti i giocatori
offensivi in panchina, senza logica alcuna se non sperare nella
sorte. Cosa sono questa insicurezza e questa sfiducia?
Società:
non si era mai vista una squadra giocare il mercoledì sera in Europa
e il sabato pomeriggio in campionato. Nessuno ha da dire niente, a
riguardo? E della vergognosa campagna di stampa sull'Atletico
“violento”, che ci frutta un'ammonizione ogni quattro falli,
mentre ad altri tutto è permesso, la società cosa dice? Possibile
che l'allenatore avversario, giorni prima della partita, possa
invitare l'arbitro a tenerci d'occhio e a non permetterci i soliti
falli violenti, e nessuno abbia nulla da dire? E che il pullman della
squadra venga accolto a Valencia da un fitto lancio di bottiglie e
lattine, anche di questo nessuno ha niente da dire? Insomma, c'è
qualcuno al Calderon, oltre ai commessi del negozio ufficiale?
Valencia:
Alves; Barragán, Mustafi, Otamendi, Gayá; Javi Fuego, André Gomes
(Felipe Augusto, m. 70), Parejo; Rodrigo, Piatti (Orban, m. 61) y
Alcácer (Feghouli, m. 74).
No
utilizados: Yoel; Joao Cancedo, De Paul y Carles Gil.
No utilizados; Obalk; Saúl, Juanfran y Giménez.
Goles: 1-0. M. 5. Miranda en propia puerta. 2-0. M. 8. André Gomes marca de zurda tras adentrarse en el área de Moya. 3-0. M. 13. Otamendi de cabeza a la salida de un córner. 3-1. M. 28. Mandzukic recoge de cabeza el rechazo a disparo de Tiago.
Árbitro: Teixeira Vitienes. Expulsó en el minuto 90 a Cerci por doble cartulina amarilla. Amonestó a Andre Gomes, Parejo, Javi Fuego y Gayá.
Unos 53.000 espectadores en Mestalla.
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