In
un Calderon ancora una volta desolatamente vuoto (27.000 spettatori sono un’inezia,
anche se va considerato il giorno di elezioni e il freddo intenso), i
rojiblancos si impongono con molta fortuna su un Levante in forte calo, ritrovano
Reyes (il nuovo Messia perseguitato da Satana-Manzano, secondo l’isterico
sentimento della grada, pronta ad
adorare i pigri che ogni tanto fanno qualcosa), scoprono Pizzi e perdono per l’ennesimo
infortunio Silvio, che sicuramente non giocherà il derby. Non male, per 90
minuti giocati davanti a pochi intimi.
Ovviamente
gli uomini di Manzano non trovano non diciamo un gioco, ma neppure una parvenza
di esso. Come al solito, tutto si svolge in maniera estemporanea, con fiammate
sterili e affidate agli estri dei soliti noti là davanti. I primi venti minuti
giocano anche a buon ritmo, ma non portano nessun vero pericolo verso la porta
degli ospiti, che non faticano a controllare il movimento convulso dei
biancorossi. Davanti a Mario Suarez e a Tiago (sostituto dell’ultimo minuto di
Gabi, colpito da una gastroenterite poco prima dell’inizio), Salvio parte da
destra, Diego e Arda si aggirano al centro e Adrian, teoricamente la prima
punta, parte spesso da sinistra e si accentra o tenta di lanciare in profondità
i due trequartisti. Come si vede, l’ennesima versione confusa di un modulo
incomprensibile: a questo punto, forse neppure Manzano ha idea di cosa
dovrebbero fare gli undici in campo, né da quale posizione dovrebbero partire.
Demenziale poi l’idea di non schierare Koke neppure dopo l’infortunio di Gabi,
preferendogli un Tiago che non solo è molto meno regista (cioè non lo è
affatto), ma è anche meno potente fisicamente e molto meno mobile. A questo
punto, se io fossi nel giovane centrocampista, chiederei di andarmene in
prestito; a quel punto, se fossi nella società, darei il benservito a Manzano e
poi me ne andrei il giorno dopo (come Gil e Cerezo dovrebbero fare da anni).
Come
al solito, dopo venti minuti i biancorossi si spengono e solo un paio di
interventi di Courtois impediscono che il Levante vada in rete. La partita si
trasforma in un ininterrotto ping-pong fra trequarti avversarie, con due uniche
azioni biancorosse degne di nota: un tiro da fuori di Arda al 35’ e un
inserimento in area di Adrian al 39’ fermato con un fallo da Farinos,
incredibilmente graziato dal pessimo arbitro. Sul rigore negato si va al
riposo.
Il
secondo tempo inizia come era finito il primo, con un Atletico arrancante
controllato agevolmente dal Levante, che anzi al 47’ ha un’occasione clamorosa:
Koné in percussione centrale “si beve” Miranda e si presenta davanti a
Courtois, che si supera e sventa il pericolo.
Nel
frattempo era entrato Pizzi al posto di un inguardabile Tiago, con la
conseguenza di lasciare il solo Mario come schermo davanti alla difesa. I
movimenti del giovane portoghese e quelli di Adrian, uniti a una maggiore
sobrietà nelle giocate di Diego producono finalmente il miracolo: sia pure in
maniera assolutamente casuale, l’Atletico inizia a creare pericoli. Al 54’
Diego tira e, sulla ribattuta, Pizzi spara di poco sopra la traversa. Quattro
minuti dopo, ancora Diego serve in profondità Adrian, che tira a colpo sicuro:
sulla respinta, Salvio sbaglia a porta vuota. Al 60’ una combinazione Arda –
Pizzi – Diego porta quest’ultimo al tiro, respinto sulla linea.
Quattro
minuti dopo, Salvio lasciava spazio a Reyes, invocato a gran voce dal Calderon.
A questo punto, con Reyes e Pizzi sulle ali, Diego e Arda al centro e Adrian là
davanti, i rojiblancos mettono il turbo e partono i fuochi d’artificio.
Subito
Reyes, dopo aver ricevuto palla a centrocampo, avanzava centralmente a poi offriva
un assist perfetto a Pizzi, che da sinistra fulminava Munua. Neanche il tempo
di entusiasmarsi e una azione sulla fascia destra (nel frattempo era entrato
Perea…) permette al Levante di segnare in totale libertà, mentre i difensori
biancorossi vanno ognuno per suo conto.
Ancora
due minuti e Reyes, sulla destra, lancia Arda; cross di quest’ultimo e testa a
porta vuoto di Adrian.
All’
82’, Adrian tenta di servire Pizzi, ma il suo passaggio viene intercettato,
finendo in realtà per servire Diego, che fulmina Munua.
Infine,
ormai al 90’, un grave errore di Reyes (già colpevole sull’1-1…) provoca un
altro gol degli ospiti.
Note positive
Arda:
come al solito, gioca a tutto campo e non spreca un pallone. Purtroppo non se
ne possono mandare in campo altri dieci…
Pizzi:
si muove bene e mostra buona volontà. Il suo ingresso dà vivacità alla squadra
e il giovane portoghese viene ripagato con il suo primo gol in maglia
biancorossa.
Courtois: la sua uscita bassa su Koné è al limite del prodigioso.
Note negative
Salvio: diversamente da Pizzi, nei 15 giorni pre-partita si è
segnalato per i proclami roboanti. Poi, in campo, nessuno si è accorto che
giocasse.
Mario Suarez: il modulo di Manzano è chiaro: “Gioca Mario più altri
dieci”. I risultati anche. Immagine di ieri, più chiara di mille parole: su cross
degli avversari da sinistra, Mario, all’interno dell’area sul centro-destra,
intercetta e smorza al volo verso il dischetto del rigore. Ieri è andata bene;
sabato prossimo, con Higuain, Benzema o Cristiano Ronaldo, non saremo così
fortunati.
Diego:
primo tempo inguardabile, in cui dà il peggio di sé nella sua giocata
preferita: muoversi in orizzontale o in diagonale nella fascia tra i 35 e i 20
metri avversari, portando palla fino a che i compagni non finiscono in fuorigioco.
Altra possibilità per concludere la giocata, servirli con passaggi improbabili
che vengono immancabilmente intercettati dagli avversari, posizionatisi con
agio nel frattempo. Nei secondi 45 minuti gioca con inusuale sobrietà e
finalmente il gioco si sviluppa con maggiore velocità.
Atlético de Madrid: Courtois 7; Silvio 5,5 (Perea, m. 58 5),
Miranda 5, Domínguez 5, Filipe 5; Arda Turan 7, Mario 4,5, Tiago 5 (Pizzi, m. 46 6,5);
Diego 5 ; Adrián 6,5 y Salvio 4,5 (Reyes, m. 64 6).
Levante: Munúa; Javi
Venta, Nano, Ballesteros, Juanfran; Xavi Torres (Rubén, m. 76), Farinós; Valdo,
Barkero (Aranda, m. 76), El Zhar (Iborra, m. 65); y Koné.
Goles: 1-0, m. 69:
Pizzi bate por bajo a Munúa tras un pase de Reyes. 1-1, m. 72: Xavi Torres, con
un disparo junto al poste desde dentro del área. 2-1, m. 75: Adrián, de cabeza
tras un pase medido de Arda Turan. 3-1, m. 83: Diego, de disparo raso tras una
cesión atrás de la defensa del Levante. 3-2, m. 90: Rubén, tras un pase atrás.
Árbitro: Pérez Montero
(C. Andaluz). Amonestó a los locales Arda Turan (m. 15), Adrián (m. 40),
Domínguez (m. 52) y Pizzi (m. 79), y al visitante El Zhar (m. 34).
Incidencias: partido
correspondiente a la decimotercera jornada de Primera División disputado en el
estadio Vicente Calderón ante unos 27.000 espectadores.
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