Contro una
squadra di gran lunga inferiore, l'Atletico, in formazione fortemente
rimaneggiata, coglie una buona vittoria, mettendo in mostra anche un
gioco vivace e a tratti anche divertente.
Con Falcao,
Arda Turan, Filipe, Godín, Gabi e Tiago a Madrid e Courtois, Koke e
Juanfran in panchina, i colchoneros scendono in campo con quella che
possiamo tranquillamente considerare la formazione B (e di cui fa
giocoforza parte anche il penoso Adrian di questi tempi), ma giocano
con tranquillità e determinazione, dimostrando ancora una volta la
bontà del lavoro di Simeone, capace di trarre il massimo da “perle”
come Cisma ed Emre.
Peraltro il
canovaccio è sempre lo stesso: recupero della palla a centrocampo
(si distingue ancora una volta Mario Suarez), rilancio immediato in
avanti e rapida conclusione dopo veloci passaggi, fase nella quale
brillano in particolare Diego Costa, Rodriguez e Raul Garcia.
I primi due gol
sono in fotocopia e ricalcano fedelmente la modalità descritta
sopra. Il terzo viene su calcio d'angolo battuto da Emre e
finalizzato da Raul Garcia che, approfittando dell'attenzione
israeliana tutta focalizzata su Diego Costa, batte in volée dopo
essersi inserito in area da trequarti campo. È
il gol che chiude la sfida e sgonfia definitivamente l'Hapoel, che da
qualche minuto spingeva con più convinzione e si faceva vedere dalle
parti di Asenjo, sfruttando il solito calo di concentrazione in fase
difensiva dei colchoneros.
Nel complesso è
stata una buona partita proprio perché era una partita facile, una
di quelle che l'Atletico ha sottovalutato e perso molte volte nella
propria storia (do you remember Politehnica Timisoara?) e che invece
questa volta ha gestito benissimo.
Alla fine la
morale è sempre quella: in Cholo we trust!
Note
positive
Diego Costa:
un gol, tante iniziative,
sempre nel vivo del gioco. Di questo passo, non vedo in che modo
Adrian (che ha sbagliato ancora una volta un gol già fatto, anche se
si è distinto in alcune azioni) possa mantenere il suo sempre più
traballante posto da titolare
Raul Garcia:
il prestito all'Osasuna ci ha restituito un giocatore diverso, sempre
al centro dell'azione e sempre pronto nel recupero, oltre che nel
rilancio. Sia pure considerato il basso valore dell'avversario, ha
fatto una gran partita.
Note
negative
Distrazione:
ancora una volta, ad un certo
punto, subentra un pericoloso senso di rilassatezza. Deprecabile
quanto accade al 60', quando Miranda e Silvio si fanno trovare fuori
posizione e si fanno infilare dal filtrante di Toama; per fortuna di
tutti, sul susseguente tiro di Ben Haim Asenjo non dorme.
Hapoel Tel
Aviv: Apoula; Pantsil, Shushan,
Badier, Antebi; Djemba-Djemba, Bruno Coutinho (Toama, m. 58); Maman,
Vermouth (Cohen, m. 75), Ben Haim II; y Tamuz (Mare, m. 69).
Atlético de Madrid: Asenjo 6,5; Silvio 5,5, Miranda 6, Cata Díaz 6, Cisma 6,5; Mario 6,5, Emre 6; Adrián 5,5 (Koke, m. 69 6), Raúl García 8, Cristian Rodríguez 7 (Juanfran, m. 73 6); y Diego Costa 8 (Saúl Ñíguez, m. 78 sv).
Goles: 0-1, m. 37: Cristian Rodríguez, con un disparo desde el borde del área. 0-2, m. 40: Diego Costa regatea al portero y marca a puerta vacía, después de un pase de Adrián. 0-3, m. 63: Raúl García remata con el pie un saque de esquina de Emre.
Árbitro: Pol van Boekel (Holanda). Amonestó a los locales Sushan (m. 48), Djemba-Djemba (m. 67) y Plantsil (m. 87) y a los visitantes Diego Costa (m. 67) y Silvio (m. 68).
Incidencias: partido correspondiente a la primera jornada del grupo B de la Liga Europa, disputado en el estadio Bloomfield de la ciudad israelí de Tel Aviv ante unos 13.000 espectadores.
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