venerdì 18 gennaio 2013

Atletico Madrid – Betis 2-0: 30 minuti di magia

Ci sono gioielli nascosti la cui luce è colta solo da coloro che sanno guardare con attenzione e non si limitano ad uno sguardo superficiale, che aspettano fino alle 22 di un giovedì sera per vedere una partita che viene considerata quasi niente dalla massa. Se il calcio spagnolo fosse governato in modo serio, un quarto di finale tra due club come Atletico Madrid e Betis sarebbe valorizzato al massimo e non emarginato a un orario improbabile di un giorno discutibile, ma, d'altra parte, se il calcio spagnolo fosse amministrato in modo adeguato non sembrerebbe ogni giorno di più la Scottish Premier League. Comunque, la partita di ieri è stata un vero e proprio gioiello, con l'Atletico a fare la parte del leone nel primo tempo e un buon Betis nel secondo, elemento quest'ultimo che non chiude affatto il discorso qualificazione.

Dopo venti minuti l'Atletico era già sul 2-0, dopo trenta sarebbe stato in vantaggio di tre reti, se il secondo gol di Falcao non fosse stato annullato per fuorigioco. Nel mezzo, una ferocia, una intensità e una coralità di gioco che raramente si erano viste anche in questa splendida era-Simeone. Giganteggiava Diego Costa, ormai titolare indiscusso, brillava Gabi, che dimostra di essere un signor centrocampista quando vuole, Falcao era il solito cecchino implacabile: l'Atletico, dopo la vittoria sul Saragozza, confermava di essere in grandissimo spolvero e inanellava un'altra prestazione superba.
Il primo gol era una sintesi perfetta del gioco di squadra che al caleron non si vedeva dai tempi de doblete: giocata finissima di Diego Costa, apertura per Raul Garcia e passaggio smarcante di quest'ultimo per Falcao, abilissimo nel bruciare il proprio marcatore. Anche la seconda rete veniva al termine di una azione corale conclusa, un po' a sorpresa da un Filipe Luis mai troppo rimpianto in zona di tiro.

Peccato che, a quel punto, l'Atletico cedeva al gusto del controllo del match e non affondava se non saltuariamente i suoi denti nel corpo di un Betis mai allo sbando. I betici, così, rinserravano le file e mettevano progressivamente in difficoltà i colchoneros soprattutto nella zona centrale (ah, centrocampisti di livello internazionale, dove siete???), venendo arginati solo dalla sfortuna e dagli interventi superlativi di Courtois. Se è vero che i colchoneros sfioravano più volte, nel corso del match, la terza rete, è anche vero che solo in virtù dei suddetti miracoli non subivano almeno una rete, se non addirittura due. La quadruplice occasione betica ancora nel primo tempo grida vendetta e appartiene al campo della fantascienza, tanto è incredibile.


Note positive
Courtois: se l'Atletico non disfa la tela costruita nella prima mezz'ora, è merito suo. Finalmente mostra reattività e colpo d'occhio degni del grande portiere che dicono che sia.
Diego Costa: il suo movimento da seconda punta abile nello sfondamento e nell'inserirsi negli spazi è devastante. Ieri ha mostrato anche che oltre alla forza fisica c'è anche tecnica e freddezza. Può crescere ancora molto e diventare un giocatore sempre più importante per questo Atletico.
Fortuna: se dopo un calo come quello di ieri non incassi il gol che rimette in bilico la qualificazione, vuol dire che gli astri sono dalla tua, e tutti sappiamo cosa accade alle squadre forti e abili con un po' di buona sorte...

Note negative
Concentrazione: poteva finire 4-0, rimane un risultato confortante ma non decisivo. Colpa di una concentrazione che si fa via via deficitaria e che appare poco consona a una squadra allenata da Simeone. Ieri ci ha messo una pezza la fortuna (vedi sopra), ma non va sempre così (vedi Palma di Maiorca). In particolare, a rischio-deconcentrazione c'è sempre il quadrilatero Miranda-Godin-Mario-Gabi. 
 

Atlético de Madrid: Courtois 8; Juanfran 6,5 (Cata Díaz, m. 69 6), Miranda 6, Godín 6, Filipe 7; Raúl García 6, Gabi 7, Mario Suárez 6,5, Arda Turan 6(Cristian Rodríguez, m. 82 sv); Diego Costa 8 (Koke, m. 72 6) y Falcao 6,5.


Real Betis: Casto; Chica, Paulao, Perquis (Dorado, m. 29), Nacho; Beñat, Rubén Pérez (Nono, m. 78); Campbell, Vilarchao (Cañas, m. 63), Rubén Castro; y Jorge Molina.



Goles: 1-0, m. 10: Falcao cabecea un centro de Raúl García, tras una jugada individual de Diego Costa. 2-0, m. 23: Filipe Luis, de disparo potente y raso desde dentro del área tras un rechace.
Árbitro: Undiano Mallenco (C. Navarro). Amonestó a los locales Diego Costa (m. 7), Raúl García (m. 42) y Arda Turan (m. 80) y al visitante Paulao (m. 57).
Incidencias: Partido de ida de los cuartos de final de la Copa del Rey, disputado en el estadio Vicente Calderón ante unos 40.000 espectadores. Vicente del Bosque, seleccionador español, presenció
el partido desde el palco.

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