Quello che ieri
è sceso in campo è un Atletico privo di qualità e di voglia
di fare, che per un tempo si è difeso con un ordine non scevro di un
certo affanno, almeno nei primi minuti ha anche cercato di segnare,
ma non ha mai dato l'impressione di poter vincere.
Compitino
grigio e oscuro per tutti, mai uno sprazzo di fantasia, mai una
giocata corale. Solo le accelerazioni di Filipe e gli estemporanei
tiri da fuori area di Raul Garcia, con tutti gli altri attenti solo a
coprirsi l'un l'altro (il compitino di cui sopra) e a corricchiare in
avanti senza una logica.
Pian piano i
baschi, a partire dal ventesimo, hanno preso il sopravvento e hanno
costretto sulla difensiva i colchoneros. Se il primo tempo è
sembrato tutto sommato equilibrato, il secondo si è risolto in un
vero disastro per gli uomini di Simeone.
Il quale
Simeone ci ha messo del suo, in questa sconfitta. Forse distratto
dalla semifinale di coppa col Siviglia, il Cholo ha schierato una
formazione improbabile e destinata a sicura sconfitta per
questa sua scelta non ha attenuanti: non era proprio il caso di fare
esperimenti e turnover al San Mames, a questo punto
della stagione, con Falcao infortunato e Gabi fuori per squalifica,
neppure in vista dell'impegno di Copa del Rey.
Prima di tutto, incomprensibile la decisione di lasciare a riposo Miranda, indiscutibilmente il migliore tra i difensori centrali dei colchoneros. Cata Diaz è meno mobile, meno tecnico e decisamente meno capace di rilanciare l'azione. Se si guarda al numero dei passaggi per partita dei due, il confronto è imbarazzante, anche se i numeri non dicono tutto: il Cata non solo ne fa meno, ma in generale, paradossalmente, non ama “sparacchiare” per pulire l'area, il che, alle volte, come ieri sera, non fa che aumentare la pressione, visto che a centrocampo nessuno riusciva a tenere per due secondi la palla ricevuta.
Passaggi del Cata Diaz ieri (www.squawka.com) |
Passaggi di Miranda contro il Levante (www.squawka.com) |
Per di più,
sia Diaz che Godin sono giocatori che rendono se guidati da un
leader, altrimenti sbandano e commettono errori.
Poi,
assolutamente delirante la scelta della coppia Tiago – Emre:
nessun dinamismo, nessuna giocata di fantasia, nessun contrasto nella
zona nevralgica del campo. Ieri il portoghese giocava più arretrato
nel 4-1-4-1 proposto dal Cholo, ma non ha il fisico per fare il
centromediano: non copre e non rilancia con continuità. Il turco è
stato addirittura inguardabile, nella sua incapacità di supportare
gli affannati e disordinati inserimenti di Raul Garcia, un
altro che non apporta alcunché alla manovra.
Ora, com'è
noto a me Mario Suarez non piace, ma la scelta di non farlo
giocare ieri è stata suicida. Non lo apprezzo come interdittore
perché lo scambierei senza pensarci con un Khedira o uno Xabi Alonso
(tanto per non allontanarci dal Manzanares), ma sono comunque
consapevole che è il meglio che abbiamo nel ruolo.
Infine, io
avrei rinforzato le ali per minacciare i baschi col pericolo
dell'aggiramento: Juanfran come ala e Manquillo come
terzino avrebbero mandato in crisi i ragazzi di Bielsa, soprattutto
se supportati a sinistra da Filipe e Rodriguez (altro non pervenuto,
però). A quel punto avrei minacciato i baschi con la velocità di
Costa e la bravura nei tiri da lontano di Garcia, o con la fantasia
di Arda (altro scomparso ieri), o con le geometrie di Koke, o magari
addirittura con le giocate di Adrian trequartista-seconda punta con
licenza di inventare, sempre in un 4-4-1-1 difficile da arginare.
Sarebbero stati almeno 4 uomini in avanti sempre, ma spesso anche 6,
mentre ieri non sono mai stati più di tre.
Invece le cose
sono andate diversamente: un inutile e dannoso turnover, come se
potessimo permetterci di schierare quattro-cinque giocatori mediocri
tutti insieme; una classifica che si accorcia, col Real a meno
quattro; una serie senza vittorie fuori casa che ormai dura da
Granada; dubbi e perplessità per il futuro, visto il tremendo peso
dell'assenza di Falcao.
Note
positive
Courtois:
prodigioso in diversi interventi, aiutato anche dalla Fortuna, che
però va aiutata sotto forma di senso del piazzamento.
Filipe:
quasi tutte le azioni pericolose della squadra lo vedono
protagonista, o come tiratore o come regista. Peccato che intorno a
lui ci siano solo torpore e vuoto cosmico.
Note
negative
Godin-Diaz:
un disastro totale, con l'uruguaiano che causa il primo gol
perdendo il suo uomo su calcio d'angolo e il Cata che vaga sperduto e
al rallentatore per tutto il match. Senza Miranda non sono nessuno,
lo ribadisco.
Emre- Tiago:
lenti, svogliati, senza idee. Il prossimo anno se ne devono
andare, perché non sono da Atletico, senza tanti giri di parole.
Athletic 3 Atlético 0 di acosart
Athletic
Club: Iraizoz; Iraola, Ekiza (Gurpegui, min.61),Laporte,
Aurtenetxe; San José, De Marcos, Herrera (Iturraspe,min.80):
Susaeta, Aduriz y Muniain (Ibai, min.86).
Atlético
de Madrid:
Courtois 8;
Juanfran 6,5,
Cata Díaz 5,
Godín 4,Filipe
Luis 7;
Tiago 4,5;
Arda Turan 4
(Mario Suárez, min.80 sv),
Raúl García 5,5
,Emre 4
(Adrián, min.67 6),
Cristian Rodríguez 5
(Koke, min.70 6);
y Diego Costa 5,5.
Goles:
1-0, min.50: San José. 2-0, min,77: Susaeta. 3-0, min.84;De Marcos.
Árbitro:
Muñiz Fernández (Comité Asturiano). Mostró tarjetaamarilla a los
locales Susaeta y Aduriz, y a los visitantes FilipeLuis, el Cebolla
Rodríguez, Godin, Raúl García y Emre.
Incidencias:
Partido correspondiente a la vigésimo primerajornada de la Liga
BBVA, presenciado en San Mamés por unos 30.000espectadores. El
capitán del Athletic, Andoni Iraola, obsequió al del Atlético de
Madrid, Tiago, una réplica del campo San Mamés, que será derribado
a final de temporada.
Nessun commento:
Posta un commento