Dopo
una partita come quella di ieri, non si sa bene cosa scrivere.
Pericolo scampato o vittoria sfumata?
Considerare
che, con una condotta deprecabile negli ultimi quindici minuti,
l'Atletico ha rischiato di buttare a mare un pareggio tutto sommato
prezioso, considerate le pesanti assenze di Falcao, Arda e Miranda, o
valutare che, dopo lungo sforzo, si era passati in vantaggio e
bastava poco per portare a casa i tre punti?
In
realtà, forse conviene partire dalla considerazione che la partita è
stata assai noiosa, a tal punto che spesso mi sono distratto (motivo
per cui non troverete le pagelle), e questo forse spiega perché la
mia impressione è assai diversa da quella di giornalisti e altri
blogger.
Oggi,
con tutta la calma del mondo, mi sono letto le cronache del match e
ho visto solo grandi elogi per un Atletico ottimo ma sfortunato o,
meglio, buggerato dall'orrendo Maiorca messo in campo da Caparros. Un
Atletico che, comunque, farebbe ben sperare.
In
tutta onestà, ho trasecolato: sarò stato solo io a vedere una
pessima partita dei colchoneros? Onesta, certo, piena di buona
volontà, per carità, intessuta di possesso palla, ma di scarsa
qualità?
Eppure
mi sembra proprio di aver visto una partita giocata a ritmi lenti,
senza uno sprazzo di fantasia, con occasioni prevedibili e perciò
facilmente neutralizzabili. Altrimenti non mi sarei distratto tanto.
Non
è colpa di nessuno, intendiamoci. Non di Simeone, né dei
calciatori: tutti hanno fatto quello che possono. Ma il risultato è
inevitabile quando la rosa a disposizione è questa: mancano tre
elementi chiave e la manovra si inceppa.
Diego
Costa ci mette impegno ma non è Falcao, e non solo dal punto di
vista della classe o della capacità realizzativa. È
un giocatore potente che va lanciato negli spazi, ma non sa tenere
palla né creare occasioni per gli inserimenti dei compagni.
Raul
Garcia è un altro abile negli inserimenti ma non certo
nell'organizzare la manovra (ne abbiamo parlato già tante volte),
forte nel tiro da lontano se però i compagni creano le condizioni
per intercettare palloni vaganti al limite dell'area.
Koke
è bravo, ma ancora non si capisce cosa voglia fare da grande, né
cosa abbia in mente Simeone per lui. Non ha il passo del trequartista
né della mezzala, non ha grande fantasia, quindi dietro alle punte e
sull'ala risulta sprecato, anche se si applica con grande impegno.
Se
aggiungete che Adrian continua a latitare, non è affatto
sorprendente che la partita si sia ben presto incanalata sui binari
del “vorrei ma non posso”, con un Maiorca orrendo e un Atletico
incapace di mostrare un qualunque guizzo di fantasia né una trama in
velocità in avanti: di fatto, nessuno dei colchoneros, ieri, era in
grado di garantire non solo imprevedibilità, ma anche solo
organizzazione di gioco.
Vale
a dire, per chiudere il discorso, che senza Falcao e Arda la luce non
è solo spenta, ma proprio inesistente, stante anche l'Adrian di
questa stagione. Aggiungeteci l'errore difensivo di Filipe
(insolito), la scarsa reattività del Cata Diaz, che non è
mai stato un fulmine nelle chiusure in velocità, ed ecco servito il
gol del pareggio. Che avrebbe potuto trasformarsi in una ingiusta
sconfitta, visto che Courtois continua a dimostrare non solo
scarsa confidenza nelle parate (per me l'1-1 è in buona parte colpa
sua, ma chissà, forse il Cata devia la palla), ma totale incapacità
nel gestire le punizioni: il palo colpito da Giovanni vibra ancora...
Accontentiamoci
quindi del punticino di Maiorca, anche se con l'amaro in bocca
Mallorca 1 Atlético de Madrid 1 di acosart
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