Credo che a
tutti sarà capitato di imbarcarsi in qualche discussione sui meriti
dell'Atletico (sicuramente dopo le partite col Milan) e di trovarsi,
prima o poi, di fronte alla fatidica frase “Ha avuto solo fortuna”
(varianti infinite, dopo lo scontro coi rossoneri: “Se la
traversa\il palo\Courtois non avessero salvato un gol già fatto...”;
“se il tiro di Arda non fosse stato deviato...” e mille altre che
non sto a dire, ognuno peschi dai discorsi da bar che è stato
costretto a subire). Mai nessuno che si interroghi sul fatto che, da
due anni e mezzo, la Fortuna sembra sempre e comunque premiarci:
nessuno che sottolinei che bisogna essere lì, e ancora in piedi, per
giunta, quando l'occasione si presenta.
In fondo che
cos'è il Cholismo, nella sua forma più (oserei dire...)
ascetica, se non l'invito a rimanere in piedi, lucidi e concentrati
il più possibile, fino al momento in cui il nemico ci mostra l'unico
spiraglio attraverso il quale piazzare il colpo con cui abbatterlo? A
sfruttare ogni nostra qualità per resistere (e un gran bel portiere,
nel calcio di vertice, è una qualità fondamentale)?
Ieri, in un
Benito Villamarin ribollente e contro un Betis duro e coriaceo,
abbiamo visto, io credo, un incredibile spettacolo di puro Cholismo:
i biancoverdi l'hanno messa sul piano della corsa e del pressing
(mostrando così di aver perfettamente metabolizzato la lezione delle
nostre poche sconfitte, venute tutte contro gente che correva più di
noi); i colchoneros hanno accettato la battaglia a viso
aperto, hanno sofferto, hanno anche rischiato di prendere un gol (il
palo colpito da Juan Carlos trema ancora...); si sono trovati in più
occasioni in una condizione scomoda, contro una squadra incarognita,
in un ambiente al calor bianco, con falli e interventi violenti ad
ogni minuto di gioco; hanno giocato un primo tempo di pura intensità,
in cui il pallone per lunghi tratti è sembrato un optional
per tutti e due i contendenti.
Poi, però,
appena nella partita si è aperto uno spiraglio, grazie allo stupido
fallo da principiante con cui Braian Rodriguez si è guadagnato il
secondo cartellino giallo, i colchoneros ne hanno
approfittato: Gabi, il Capitano, si è caricato la squadra sulle
spalle e con un grandissimo tiro da fuori area ha colpito al cuore i
padroni di casa, che immediatamente si sono spenti, travolti dalla
consapevolezza di un destino che ormai, a nove gionate dalla fine, è
proprio scritto (aggiungo il mio rammarico, perchè del Betis mi
piace tutto, ma proprio tutto. Anzi, è un vero peccato che non sia
l'unica squadra della città...).
Il solito gol
di Diego Costa, su ottimo assist di testa di Koke che ha preso in
controtempo tutta la difesa rivale, era ormai poco più che un
pleonasmo, visto l'autentico crollo nel morale dei nostri avversari.
Fortuna,
dunque? Certo, se non consideriamo il gol chiaramente regolare
annullato a Diego Costa, il
fatto che alcuni falli dei giocatori biancoverdi (Paulao su Diego
Costa, tanto per dire) erano chiaramente da codice penale, che il
Betis ha giocato col coltello fra i denti e che, per tutti questi
motivi, la partita era tutt'altro che semplice e scontata come
pensavano in molti, giornalisti compresi. Se ignoriamo il fatto che
abbiamo 70 punti e siamo leader della classifica, davanti a corazzate
che fatturano cinque volte quello che facciamo noi. E, last
but not least, se
tralasciamo la distanza siderale che c'è tra noi e tutte le altre
squadre della Liga.
Ripeto:
fortuna, dunque? O il frutto della straordinaria capacità dei
biancorossi di non mollare mai, di adattarsi a qualunque avversario,
a qualunque tipo di football, a qualunque fase della partita? Non si
fanno 70 punti in 29 partite grazie alla fortuna. Si fanno (anche)
avendo coscienza dei propri limiti, riconoscendo la propria paura e
imparando a gestirla, evitando di mettere le partite su piani nei
quali si sa di risultare perdenti.
In
quante partite avete visto l'Atletico in difficoltà? In diverse. In
quante totalmente schiacciato dagli avversari? Quasi in nessuna.
Quando è accaduto, abbiamo sempre perso. Non è certo una colpa
vivere partite dalle varie fasi, quelle in cui si subisce e quelle in
cui si affondano i colpi.
E
allora, ribadisco ancora una volta, ieri abbiamo assistito a uno
spettacolo di Cholismo puro: la partita era semplice solo per
le anime belle che non conoscono il calcio (o che scrivono per i
giornali, il cui unico e mai nascosto scopo è alimentare il duopolio
Real-Barça ed appiattire tutto il resto in modo da renderlo
funzionale alla vendita mediatica del Clasico) o per gli
inguaribili ottimisti. L'Atletico aveva solo da perdere, il Betis
solo da guadagnare. Molte squadre, di fronte a un avversario dato per
morto e invece arrembante, si sarebbero liquefatte; i colchoneros
invece hanno accettato la sfida, concentrati, tesi, interessati solo
a strappare quei tre punti senza fare calcoli o risparmiarsi per
partite future che saranno decisive solo se le precedenti lo saranno
state. In fondo, nel primo tempo si sono contate tre occasioni da
rete, e tutte a favore dei biancorossi (per tacere del gol annullato
a Diego Costa... E poi ci tocca sentire certi idioti blaterare del
fatto che questa Liga, al Real Madrid, proprio non vogliono farla
vincere...).
Non
so se vinceremo, se sfioreremo la vittoria, o se ci afflosceremo
proprio all'ultimo o già dalla prossima sfida, questo non lo so. So
solo che sono fiero della mia squadra, che non si arrende mai, lotta
sempre e comunque, dà tutto quello che può dare. Di più non so,
davvero. Però, in giro, non vedo molte altre tifoserie che possano
essere così fiere dei propri idoli domenicali. E tanto mi basta.
Note
positive
Condizione
atletica: non solo la Grande Crisi è passata, ma anzi la
condizione atletica è in forte risalita. I ragazzi hanno corso
novanta minuti ininterrotti, senza apparente sforzo, tanto che, ad un
certo punto, avevo l'impressione che aspettassero solamente che la
stanchezza post-Europa League colpisse i betici per chiudere la
partita.
Gabi:
non sono mai stato un suo grande estimatore, perchè lo trovo
comunque un giocatore tecnicamente limitato. Però tatticamente è un
vero fenomeno e caratterialmente posso solo adorarlo: ancora una
volta si carica la squadra sulle spalle e la trasporta letteralmente
alla vittoria con un altro siluro da fuori area. Rimane solo una
domanda: le qualità le ha sempre avute, quindi perchè ci ha fatto
aspettare tanto per deliziarci con queste meraviglie da lontano?
Note
negative
Diego:
finora ha fatto poco o nulla, dimostrando che il contesto è
cambiato rispetto a un anno e mezzo fa e che non si può vivere sugli
allori. Ha avuto a disposizione una buona frazione di partita,
sgombra di problemi, per dimostrare vivacità e numeri, ma non ne ha
affatto approfittato. Si è visto poco, ma non ha perso l'occasione
di evidenziare i suoi maggiori difetti: ha portato troppo la palla e
ha rallentato la manovra con leziosità non richieste.
Betis:
Adán; Amaya (Nono, m. 26), Paulao, Jordi, Chica; Juanfran, N'Diaye,
Lolo Reyes (Matilla, m. 74), Juan Carlos (Cedric, m. 69); Jorge
Molina y Braian. No utilizados: Sara; Varela, Vadillo y Rubén
Castro.
No utilizados: Aranzubía; Insúa, Alderweireld y Cebolla Rodríguez.
Goles: 0-1. M. 58. Gabi de fuerte derechazo desde fuera del área. 0-2. M. 63. Diego Costa, de cerca, a pase de Koke.
Árbitro: Estrada Fernández. Expulsó a Braian (m. 55) por doble amarilla. Amonestó a Filipe Luis, Jorge Molina y Diego.
31.313 espectadores en el Benito Villamarín.
Hey volevo fare una considerazione.... Non credi che ha questa squadra manchi un giocatore la davanti che abbia il cambio di passo? Costa lo ha solo in progressione, arda è tecnico ma lento come pochi, koke non è la sua qualità migliore e sia diego che raul o villa sono lenti.... Io credo che il cholo debba anzi doveva puntare su un giocatore come adrian, che ha mio parere puo essere devastante in velocità... Ormai è bruciato quindi io quest estate punterei a rafforzarmi con 1 o 2 giocatori che garantiscano il cambio di passo, poi tenendo questa rosa credo che il prossimo anno possiamo combattere seriamente, forti dell esperienza di quest anno, anche se hanno ovviamente già provveduto a smantellare la squadra... Te che dici? Sei daccordo con me?
RispondiEliminaGuarda, ti scoccia se a questo tuo commento rispondo in uno dei post che farò a fine campionato sulle prospettive del prossimo anno? Perchè si finirebbe per parlare di mercato e dell'evoluzione tattica che Simeone ha in mente e io vorrei osservare con calma le ultime partite per riflettere ulteriormente su alcune questioni che osservo da un po'.
EliminaSpero vorrai avere pazienza
Io provo a convincermi che l'atletico non vincerà mai il campionato, ma poi vedo il calendario e penso... Mancano 9 partite, se le vinciamo tutte siamo campioni, ne abbiamo vinte 22 perche non vincerne 9? Anche se secondo me gia a bilbao perderemo il passo delle grandi
RispondiElimina