Courtois,
9,5: la sua stagione è stata impressionante, all'insegna di una
continuità di rendimento incredibile. Di fatto ricordo solo
pochissime partite macchiate da errori (contro l'Espanyol e
l'Athletic). In generale la fama della straordinaria difesa dei
colchoneros è dovuta alle sue grandissime parate, con le quali ha
supplito ad ogni sbavatura dei compagni. Portiere vecchio stampo (nel
senso che preferisce rimanere tra i pali), è tuttavia coraggioso
nelle uscite e abile nella scelta del tempo dell'intervento in
qualunque situazione. Impressionante la reattività su tiri da vicino
e deviazioni dell'ultimo secondo. Inoltre se la cava bene con i piedi
e più di una volta l'azione è ripartita da lui: per dire, un
portiere che riunisce la migliore tradizione classica del ruolo con
le qualità che la modernità impone. Ciò che ha più impressionato
è stata la tenacia con la quale ha progressivamente curato i propri
piccoli difetti. A mio parere è il miglior portiere del mondo, o
comunque tra i primi cinque.
Aranzubia,
5: pochissime partite e la complessiva impressione che non fosse
affatto un granchè. Negli occhi rimangono la buona partita col Porto
(quando parò un rigore) e il disastro con l'Almeria (due errori
marchiani e due gol incassati: difficile fare peggio).
Godin,
9: la sua stagione migliore, quella nella quale è stato,
semplicemente, monumentale. I suoi difetti (una certa scarsa
reattività, i cali di concentrazione e i gravi errori nel controllo
di palla, causa di diversi rigori negli anni scorsi) sembrano
scomparsi. Anzi ha mostrato grande esplosività, notevole senso
dell'anticipo, grande abilità nella marcatura e un notevole senso
del gol sui calci piazzati. Memorabili i suoi gol di testa contro
Barcellona e Real nelle ultime due partite dei colchoneros. In alcune
partite (cito a memoria contro l'Espanyol e a Pamplona) è stato
invece esitante e insicuro, sempre in assenza di Miranda: di fatto
conferma di essere scudiero del brasiliano, con il quale rende al
meglio.
Miranda,
9: anche per lui una stagione mostruosa, che ne ha evidenziato i
pregi: grande senso della posizione, ottimo anticipo, lancio lungo
preciso e buona visione di gioco. Ha confermato di essere molto
bravo di testa, sia nella propria area che in quella altrui: anche
quest'anno, soprattutto su calcio d'angolo, diversi gol pesanti sono
arrivati così, su tutti quello contro l'Elche nelle ultime giornate.
Ricordo una sola partita veramente sbagliata, l'andata contro il
Levante. La seconda stagione ad alto livello lo ha reso, infine,
appetito dalle grandi d'Europa, col rischio che possa andarsene.
Filipe,
8,5: decisamente più continuo dell'anno scorso, si è distinto
non solo per la potenza delle proprie incursioni, ma anche per il
grande lavoro difensivo, non solo sul piano dei recuperi ma anche nel
presidio dell'area e nella marcatura. Ottimi i suoi cross, deliziose
alcune combinazioni sulla fascia con Arda. Difetta nel tiro: si
contano pochissimi tentativi a rete. Anche per lui, qualche
sbavatura, nella terza di Liga contro la Real Sociedad e poi alla
terzultima col Levante.
Juanfran,
7,5: ha iniziato l'anno così come aveva concluso quello scorso,
timido e impacciato. All'inizio spingeva pochissimo e ciò nonostante
infilava una serie impressionante di sbavature difensive (col
Barcellona in Supercoppa, a San Sebastian, a Vienna... e potrei
andare avanti), poi è progressivamente cresciuto e ha cominciato a
dipanare assist e percussioni in quantità industriale. Abilissimo
soprattutto nel giocare al di là dell'avversario come sponda per le
conclusioni in area dei compagni, come a Stamford Bridge. Resta
comunque l'anello debole di una difesa fortissima, anche se non
invulnerabile come è stato scritto.
Alderweireld,
6,5: centrale di scuola Ajax, arrivato in cambio di Demichelis,
ha mostrato buone qualità e mi attendo che acquisti sempre più
spazio tra i colchoneros. Disastroso contro l'Espanyol, è poi
migliorato fino a segnare il gol decisivo contro il Malaga, su calcio
d'angolo come nella miglior tradizione dei centrali biancorossi. Deve
comunque crescere, perchè è apparso poco reattivo sul breve e non
fortissimo in marcatura: una sorta di clone di Miranda, con cui
condivide anche una certa abilità nell'impostare, la mancanza di
grande velocità e un'interpretazione del ruolo basata più sulla
posizione e sull'anticipo che non sull'esplosività.
Manquillo,
6,5: ha giocato poco, prima di infortunarsi, ma ha convinto quasi
sempre. Di fatto, ricordo solo una prestazione negativa, a Vallecas.
Appare più abile in avanti che non nella fase difensiva, ma le
qualità per crescere anche in questo ambito non gli mancano.
Insua, 3: una autentica sciagura. Appena accettabile in avanti, è
stato disastroso in almeno due occasioni, a Milano (quando ogni
azione del Milan è nata nella sua zona) e nel derby di coppa perso
3-0 (è stato letteralmente distrutto da Jesé). La fase della
stagione in cui ha sostituito Filipe ha coinciso con la flessione dei
colchoneros e, a mio giudizio, parte della responsabilità è
chiaramente sua. Ribadisco la mia modesta opinione: 3,5 milioni
buttati via.
Gimenez,
sv: giovanissimo, ha giocato una sola partita, peraltro bene.
Troppo poco però per potergli dare un voto o esprimere un giudizio
articolato.
Nessun commento:
Posta un commento