Se
non avessi visto la partita, ma mi fossi semplicemente informato sul
risultato, avrei pensato a una grande prestazione dei colchoneros.
Purtroppo, però, la partita l'ho vista, eccome. E non riesco ad
allontanare la fastidiosa sensazione che le dichiarazioni di Gurpegui
sul fatto che non avremmo fatto nulla per meritarci la vittoria
contengano un buon nucleo di verità.
Sono
esagerazioni, certo, però è vero che, per la seconda volta
consecutiva, l'Atletico ottiene un risultato senza un vero perchè.
La scorsa giornata, la sconfitta contro il Villareal è venuta quasi
casualmente, dopo una partita non particolarmente ben giocata ma che
si sarebbe tranquillamente potuto vincere. A Bilbao, dopo un primo
tempo di chiara inferiorità, che i baschi non hanno chiuso sul 2-0
solo per i propri limiti d'attacco, abbiamo vinto una partita che
avremmo potuto perdere anche grazie a un rigore decisamente naif
e a un gol in fuorigioco (a mio parere ininfluente, ma fastidioso per
la nostra immagine).
In
ogni caso, ripeto, una partita vinta senza un vero perchè,
esattamente come altre in questa stagione (altro esempio: qualcuno
saprebbe dire perchè abbiamo perso a Valencia?).
Nell'insieme,
sembra sempre che i colchoneros
non abbiano ancora riacquisito la ferocia perduta con le partenze
eccellenti dell'estate, un tema che abbiamo già affrontato molte
volte e col quale non starò a tediarvi, anche perchè il passato è
passato (ma Filipe Luis sempre in panchina al Chelsea è il presente,
un amabile presente, almeno per quanto mi riguarda...).
Per
di più, credo che pesino altri due fattori non di poco conto:
l'effetto “pancia piena” e lo status di “campioni”. Il primo
è ben noto ed è alla base della stra-abusata considerazione che la
parte più difficile non sia arrivare a certi livelli, ma rimanerci.
Per quanto il Cholo
sia forse l'allenatore più qualificato nel gestire la parte
motivazionale, è pur vero che la domenica successiva ad ogni partita
di Champions' è stata quasi immancabilmente un vero disastro,
aspetto questo che l'anno scorso ci era del tutto sconosciuto.
Inoltre, quest'anno siamo i campioni in carica, ovverosia la squadra
da battere, e tutti si dannano l'anima per tentare di infilzarci.
C'è, in questo desiderio, anche un'evidente invidia: proprio quando
tutti si erano rassegnati alla liga
escocesa,
siamo arrivati noi a dimostrare che col lavoro e coll'impegno si
possono ribaltare situazioni apparentemente perdute e ora tutti non
vedono l'ora di poter dimostrare, battendoci, che avrebbero potuto
farlo anche loro, con un po' più di fortuna.
Aggiungete
la crisi di Gabi, distratto dalle ben note vicende giudiziarie e,
secondo me, anche spremuto fisicamente, il solito basso livello
qualitativo del centrocampo e il gioco è fatto. Per di più, a
Bilbao mancava Koke, davvero imprescindibile per questa squadra.
Mancava
anche Mandzukic, per cui Simeone aveva optato per un 4-5-1
“variabile”, con Griezmann unica punta e Raul Garcia a flottare
fra il centrocampo e l'attacco e con Tiago spesso davanti alla difesa
e dietro alla linea degli altri centrocampisti. Un allineamento da
contropiedisti puri, che però inizialmente non ha dato i suoi
frutti. Non che i colchoneros abbiano giocato male; semplicemente, si
sono mostrati inferiori all'Athletic in tutto, incapaci di portare la
partita sui binari scelti da Simeone e costretti a inseguire i baschi
sul loro stesso spartito e al loro stesso ritmo. Gli uomini di
Valverde occupavano militarmente il centro del campo, costringendo i
colchoneros a cercare continuamente la soluzione laterale. Il maggior
ritmo dei baschi, unito alla loro superiore aggressività, li portava
a riconquistare subito il pallone e a cercare giocate aeree e
inserimenti dalla trequarti.
L'insieme
delle cose generava una situazione già vista più volte: zona
centrale del centrocampo incapace di proporrre gioco e di tenere
palla, terzini superati e presi alle spalle dagli inserimenti e dai
tagli degli avversari e attaccanti abbandonati là davanti, senza
possibilità di ricevere rifornimenti né per vie centrali né dalle
fasce.
Pure,
l'Atletico non dispiaceva fino in fondo, né pareva rischiare più di
tanto. A conti fatti, il vero problema si dimostravano, ancora una
volta, la mancanza di concentrazione e l'assenza di ritmo.
Nell'azione
del gol, una punizione a due dalla trequarti nata dall'ennesimo
stupido fallo di Raul Garcia, metà della difesa colchonera perdeva i
propri avversari diretti e Mikel Riko poteva colpire indisturbato a
centroarea.
Poco
dopo, al 39', Saul e Tiago, fuori posizione, favorivano il filtrante
per Aduriz, che si beveva Godin, si involava verso la porta e non
riusciva a segnare più per demeriti propri che per l'improvviso
rinvenire di Siqueira e Gimenez.
L'occasionissima di Aduriz: Saul non contrasta l'avversario, Tiago è in forte ritardo nel rientrare, Gimenez ancora una volta fuori posizione. Saltato Godin, Aduriz ha davanti a sè un'autostrada. |
Il
secondo tempo era un'altra storia. Non sapremo mai cosa si siano
detti veramente negli spogliatoi Simeone e i suoi; l'unica cosa
sicura è che ha funzionato alla grande.
Neanche
un minuto e, dopo sette splendidi tocchi, Juanfran crossava per la
testa di Griezmann, abile a infilare Iraizoz.
Poco
dopo, Tiago entrava in area e si lasciava cadere prima ancora di
toccare la gamba di San José. Rigore molto ma molto dubbio, per
essere gentili, che Raul Garcia trasformava con freddezza.
Con
l'Athletic completamente suonato, tra colpi proibiti e litigi
plateali, Arda rubava palla, serviva a Gabi che innescava Griezmann,
velocissimo nel presentarsi davanti a Iraizoz e fulminarlo.
Il
San Mames ribolliva, l'Athletic tentava il tutto per tutto,
ma senza vera convinzione. Così, a poco meno di dieci minuti dalla
fine, Arda, ancora lui, serviva un filtrante a Griezmann che apriva
su Raul Garcia e poi interveniva sul tiro di quest'ultimo, segnando
in evidente fuorigioco. L'arbitro non vedeva nulla, il San Mames
ruggiva di rabbia, ma in realtà non capisco in che modo Griezmann
sia stato determinante: le immagini non sono chiarissime (questione
di prospettiva), ma a me pare proprio che la palla, magari più
lentamente, sarebbe comunque filata in porta, e in ogni caso il
francese non impedisce l'intervento di nessuno.
Si
chiude così, con un trionfo più sulla carta che reale, un anno
straordinario. Qualche cambiamento va fatto, se non nella rosa,
sicuramente nella gestione di questa e nell'atteggiamento in campo.
L'importante era tenere a distanza gli inseguitori e non perdere
terreno nei confronti di chi ci precede. In sintesi, non perdere
ulteriori punti proprio mentre ci si avvicina alla metà della
stagione. In questo senso, missione compiuta.
Note
positive
Arda:
entra in tutte le azioni da gol e anche nel primo tempo era stato
l'unico, insieme a Juanfran, a provare a imbastire una qualche
azione. Indiscutibilmente la luce di questa squadra.
Griezmann:
“liberato” da compiti difensivi e dalla presenza di un compagno
macchinoso e lentissimo come Mandzukic, infila una prestazione-monstre
che fa ben sperare per il futuro. Ma non va dimenticato, appunto, il
particolare contesto in cui questa si realizza.
Note
negative
Godin-Gimenez:
la coppia uruguayana non ne azzecca mezza e fatica a tamponare i
mediocri attaccanti avversari, anche perchè il centrocampo filtra
poco e male. Hai voglia a dire che si può fare tranquillamente a
meno di Miranda...
Mancanza
di pudore:
rigori come quello su Tiago se ne sono visti e se ne vedranno ancora,
nella storia del calcio. Però le scene di giubilo esagerato e i
complimenti al portoghese per un rigore chiaramente “rubato”,
francamente, me le sarei evitate. Certi atteggiamenti (vedi anche la
vena stupidamente polemica di Raul Garcia in molte partite) non mi
piacciono per nulla e non ci fanno onore. Oltre a costarci un numero
esagerato di cartellini gialli...
Athletic:
Iraizoz; De Marcos, Gurpegui, Etxeita, Balenziaga (Ibai, m. 79); San
José, Mikel Rico; Unai López (Guillermo, m, 69), Susaeta, Muniain;
y Aduriz. No utilizados: Herrerín; Aketxe, Morán, Beñat y
Bustinza.
No utilizados: Oblak; Mario Suárez, Raúl Jiménez, Gámez y Keita.
Goles: 1-0. M. 16. Mikel Rico. 1-1. M. 46. Griezmann. 1-2. M. 53. Raúl García, de penalti. 1-3. M. 73. Griezmann. 1-4. M. 81. Griezmann.
Árbitros: Hernández Hernández. Amonestó a Griezmann, Aduriz, San José, Muniain, Giménez, Arda y Gabi.
Unos 35.000 espectadores en el estadio de San Mamés.
Cosa� ne pensi dell'arrivo di Torres?
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