E'
proprio vero che, nel calcio, tutto può cambiare in un attimo e la
figuraccia è sempre dietro l'angolo, per chi commenta. Ieri, durante
la partita, mi ero appena appuntato il nome di Adrian come quello del
peggiore tra i rojiblancos ed ecco che, con uno di quei colpi di
scena che solo il calcio sa regalare, il suddetto asturiano ha
regalato a tutti noi miscredenti un altro gol da favola, ammutolendo
lo stadio di Hannover.
Fino
ad allora, la partita era stata ben poca cosa. L'Atletico, con Perea
sulla destra e Koke al posto di Salvio, era sceso in campo con
l'intenzione di fare una partita di contenimento, sia pure
intelligente. All'inizio la tattica aveva funzionato: si cercava di
uscire dal pur blando assedio dei tedeschi attraverso il gioco,
facendo girare palla nel tentativo di evitare il pressing degli
avversari. Anzi, i primi tiri in porta della partita erano verso
l'estremo difensore di casa.
Ben
presto la partita era cambiata: un paio di errori e sbavature
difensive da parte dei quattro dietro aveva galvanizzato l'Hannover,
che aveva iniziato a chiudere sempre di più i rojiblancos, incapaci
da allora di uscire dalla propria metacampo: numerosi rilanci casuali
e affrettati, uniti allo scarso filtro fornito dal doble pivote,
permettevano agli attaccanti neroverdi di partire in velocità e
puntare la porta di Courtois. Era tutto un susseguirsi di calci
d'angolo, di rimpalli, di situazioni da cui avrebbe potuto scaturire
un gol casuale ma decisivo. La sofferenza durava fino all'intervallo,
salvo qualche minuto intorno al 30', quando l'Atletico sprecava un
paio di ghiotte occasioni. Proprio sul finire, un equivoco tra Perea
e Miranda quasi costava caro ai biancorossi.
Nella
ripresa la situazione si stabilizzava su un canovaccio ben preciso:
l'Atletico, cresciuto in sicurezza difensiva, controllava, finalmente
capace di giocare la palla e di difendere in profondità con
criterio, mentre l'Hannover lottava contro la propria pochezza
tattico-tecnica e si arrabattava come poteva senza creare veri
problemi.
Allora
avveniva la manifestazione del Genio: Adrian rubava palla in area a
Pogatetz, seminava scompiglio in area scartando un altro difensore,
il portiere e perfino il ritornante Pogatetz e poi infilava in rete.
Un gol così bello da non poter essere descritto, di una freddezza
unica. Secondi interi di autentico terrore, per chi guardava dalla
poltrona immaginandosi già l'occasione sprecata.
La
partita sembrava ormai conclusa, ma con i rojiblancos niente è
facile: Slomka inseriva altri attaccanti e l'Atletico retrocedeva di
colpo, permettendo l'occupazione delle fasce, da cui partivano
continuamente palloni per il centro dell'area. Il panico sui palloni
alti era totale (altro storico difetto dei colchoneros) ed arrivava
il gol: su rimessa laterale da sinistra Godin saltava a vuoto,
Miranda si faceva cogliere fuori posizione e Diouf pareggiava,
scatenando i tifosi di casa, che vedevano più vicina l'impresa.
Fortunatamente
Diego, provvidenzialmente spostato più avanti nel secondo tempo,
lavorava una palla sulla trequarti e serviva Falcao in posizione
fantastica per tirare e fulminare Zieler senza nessun ostacolo.
Note
positive
Filipe:
spinge, lotta, combatte. Sono diverse partite che è in crescita.
Diego:
una volta tanto, non rallenta il gioco, ma serve con intelligenza i
compagni e nasconde il pallone quando è necessario.
Courtois:
dà grande sicurezza, soprattutto sui calci d'angolo. Un solo errore,
sul 1-1, quando forse non vede partire il tiro di Diouf.
Note
negative
Ammonizioni:
moltissime ammonizioni per interventi sciocchi e gratuiti. Va bene
“metterci la gamba”, come predica Simeone, ma con intelligenza!
Koke:
schierato sul centrodestra per tenere palla fare argine, si mostra
lento e impreciso nei passaggi. Nel primo tempo, due chiari
contropiedi vengono sprecati a causa sua.
Perea–Miranda–Godin:
dietro si balla, grazie alla loro mancanza di reattività. Si
salva solo Filipe.
Hannover 96:
Zieler; Cherundolo, Eggimann, Pogatez, Pander (Sobiech, 81); Pinto,
Schulz (Schmiedebach, 73), Schlaudraff, Rausch (Abdellaue, 71), Ya
Konnan y Diouf.
Atlético:
Courtois 7;
Perea 5,
Miranda 5,
Godin 5,
Filipe 6,5;
Mario 5,
Tiago 6,5,
Koke 5
(Salvio, 65 4),
Diego 7
(Domínguez, 88 sv),
Adrian 7;
y Falcao 7.Goles: 0-1 (min 63, Adrian), 1-1 (min, 81 Diouf), 1-2 (min 87, Falcao).
Árbitro: Mark Clappenburg (Inglaterra) amonestó a Pinto del Hannover y a Miranda, Godin, Koke, Diego y Falcao del Atlético. Godín se perderá la ida de las semifinales.
Incidencias: Partido de vuelta de cuartos de final de la Liga de Campeones disputado en la AWD Arena de Hannover. El Atlético se clasifica para semifinales.
Nessun commento:
Posta un commento