Diego
Simeone, uno che di calcio ne capisce, ha descritto la partita di
ieri con poche semplici parole. Due frasi, per la precisione. La
prima è una mera constatazione: “Non siamo più così lucidi come
prima”, anche se si presta a più considerazioni, visto il valore
che può assumere la parola “claro” (tra gli altri, per esempio,
“arioso”, molto adatto al gioco del calcio, nevvero?). La seconda
suona invece più come una ammissione di colpa: “Ormai gli altri
hanno capito come giochiamo e cominciano a neutralizzarci”.
Ridotta
all'osso la fantasia, non rimangono molte strade. Ieri Simeone ha
puntato sul peso dell'attacco, schierando tutte le punte a sua
disposizione, con Falcao in posizione centrale e Adrian e Diego Costa
a svariare sulle fasce; a centrocampo, la solita coppia Gabi –
Mario supportati da Koke.
Purtroppo,
con un centrocampo così, esiste un'unica soluzione: rubare palla e
innescare immediatamente gli attacchi palla al piede delle punte.
Copione che si è riproposto pressoché inalterato per 60 minuti, ma
senza veri risultati.
È
vero che, se Falcao non avesse sbagliato l'impossibile, staremmo a
commentare una partita diversa, ma 60 minuti di stucchevoli
percussioni palla al piede in inferiorità numerica difficilmente
producono risultati, contro formazioni abili nel chiudersi e
decisamente più in forma. In più occasioni partite di questo tipo
ci hanno poi regalato i tre punti, ma credo che l'Atletico si sia
troppo spesso attenuto a questo copione, troppo poco imprevedibile
per essere veramente affidabile. In questo senso, pur con tutte le
attenuanti del caso (rosa priva di un trequartista, assai ridotta e
piena di squilibri), va letta l' “ammissione di colpa” del Cholo,
incapace di trovare varianti al gioco stucchevole che potremmo
definire “cavalcata solitaria” (cui, tra l'altro, Diego era
particolarmente aduso; sarà per questo che gli piace molto?).
In
questo senso va letta la mossa “a sorpresa” di Simeone, che ha
concesso ben mezz'ora a Oliver Torres, estremo tentativo di generare
imprevedibilità nel gioco dei rojiblancos.
Peccato
che pochi minuti dopo Mario Suarez, già ammonito, si sia fatto
espellere per uno stupido e assurdo fallo di mano a centrocampo,
mandando alla malora qualunque piano tattico. Poco prima, l'ennesimo
arbitro inadeguato (scandaloso sarebbe più adatto, ma cerco di non
pensare male e soprattutto di non considerare chi sta prendendo il
largo al secondo posto) si era sognato un fallo di Godin e lo aveva
ammonito. Poi, con l'Atletico in dieci, l'uruguaiano aveva pensato
bene di piantare una gomitata in faccia a un avversario e lasciare i
compagni in nove. Sia pure traballando, l'Atletico ha portato a casa
un pareggio che a quel punto appariva come una manna e ha fatto un
altro passo in avanti verso la qualificazione alla Champions' League,
anche se meno consistente di quanto secondo me avrebbe dovuto.
Vedremo...
Certo
la squadra è poco lucida e molti dei biancorossi non appaiono
baciati dalla grazia (anche Costa mi pare in calo, anche se
relativo), il che genera un gioco comunque intenso ma raffazzonato,
confuso e poco incisivo (si veda ancora Costa: corre molto, ma con
discutibile costrutto). Naturalmente manca la controprova del gol che
non è arrivato e/o della mezz'ora di Oliver buttata via: senza gli
errori di Falcao e le assurdità varie regalateci da arbitro, Mario e
Godin, probabilmente la partita sarebbe stata diversa.
Che
dire? Stringiamo i denti, aspettiamo Arda e speriamo nel vantaggio
accumulato...
Note
positive
Gabi:
è il meno peggio, insieme a Courtois. Si sbatte, gioca a tutto
campo, cerca di tenere in piedi la baracca e di produrre un minimo di
gioco. Niente di che, ma nel deserto di ieri...
Note
negative
Mario
e Godin: nella situazione in cui era la squadra, gli assurdi
falli con cui lasciano i compagni in inferiorità numerica si
segnalano per la loro stupida inutilità, visto che mai, in nessun
momento del secondo tempo i colchoneros avevano dato l'impressione di
soffrire gli avversari. Entrambi sono recidivi, già noti per i loro
raptus di stupidità.
Falcao:
sbaglia qualunque pallone si trova davanti e questo, per un
attaccante, è imperdonabile
Miranda:
minuto 70, il brasiliano riceve la palla davanti all'area e si
addormenta, perde il pallone e innesca l'assurda visione arbitrale
che porta alla prima ammonizione di Godin. Da allora comincia una
partita tutta in salita per l'Atletico.
Getafe 0 Atlético Madrid 0 di jordixana
Atlético de Madrid: Courtois 6,5; Juanfran 5,5, Miranda 5, Godín 4, Filipe 5,5; Mario 4, Gabi 6,5; Diego Costa 6 (Raúl García, min. 77 sv), Koke 5 (Oliver, min. 62 6), Adrián 5 (Cebolla Rodríguez, min. 74 6); y Falcao 4,5.
Árbitro: Delgado Ferreiro (Comité Vasco). Mostró cartulina amarilla a Alexis (min. 9) y a Valera (min. 87) por parte del Getafe. Expulsó por doble amonestación a Mario Suárez (min. 67 y 74) y Godín (min. 70 y 90), del Atlético.
Incidencias: Partido correspondiente a la trigésima jornada de la Liga BBVA disputado ante cerca de 10.000 espectadores en el Coliseum Alfonso Pérez de Getafe.
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