Come
probabilmente tutti ricorderete, anni fa (era il novembre 2011) gli
ultras del Real Madrid esposero, durante un derby, un famoso
striscione dal messaggio inequivocabile: “Se
busca un rival digno por un derby decente”.
Un messaggio di disprezzo e di arroganza infiniti che allora,
probabilmente, i tifosi del Bernabeu potevano permettersi di credere
sarebbe rimasto impunito dagli dei del calcio.
Parafrasando
una serie infinita di detti popolari e filosofi, da Eraclito a Shaw,
è proprio il caso di dire che, tra tutti i mali, il peggiore che si
possa immaginare è che i nostri desideri si avverino.
Sei
derby dopo Lisbona, il Real non solo si trova ancora una volta senza
punti, non solo si trova ancora una volta sconfitto, ma conosce la
gioia dell'umiliazione totale.
Ciò
che colpisce non è tanto l'impressione che il vento sia ormai
cambiato, né che Lisbona si configuri sempre più come un gran colpo
di fortuna per Ancelotti &Friends (lo ripeto ancora una volta, è
ormai chiaro che sarebbe bastato uno solo tra Arda e Diego Costa in
forma decente e staremmo a parlare di un'altra partita), ma piuttosto
l'impotenza del Real e la progressione numerica della serie. Da
quando c'è Simeone, siamo passati da sconfitte rotonde a sconfitte
di misura, e poi a pareggi, e poi a vittorie di misura, e poi a una
vittoria con quattro gol di scarto che definire stretta è riduttivo.
Parliamoci
chiaro, di vittorie contro l'eterno
rival
ne sono arrivate diverse, nelle ultime due-tre stagioni. Ma di
vittorie così nette, tali da permetterti di andare a farti uno
spuntino senza neppure preoccuparti di cosa possa succedere in tua
assenza (tranquilli, è solo ironia: non ne sarei capace), mai.
Non
solo abbiamo vinto, ma abbiamo annichilito il nostro avversario non
solo sul piano dei gol, ma anche delle occasioni, dimostrando, per di
più, ottime trame di gioco e una totale padronanza della partita.
Ancora una volta, ma non ditelo ai tifosi del Real e alla stampa di
regime, i falli peggiori li hanno fatti quelli vestiti di bianco.
La
nostra superiorità
è stata così netta che mi trovo persino in difficoltà nel
commentare la gara. Parlare della totale assenza di occasioni da
parte degli avversari? Della penosa gara, l'ennesima, del loro
portiere? Della grandezza dei nostri difensori
e, comunque, più in generale, della grande prova difensiva e di
compattezza di tutta la squadra, attaccanti inclusi? Della partita
finalmente ben giocata di Siqueira? Della grande prova di Saúl?
Di un Griezmann
devastante (c'è chi spende 30 milioni per lui e chi ne butta una
valanga per gente come Bale e Chicharito...)?
Di un Juanfran
ancora una volta eccezionale (e c'è chi gli preferisce Arbeloa...)?
Di un Moyà praticamente inoperoso per tutta la partita? Di un Godin
eroico, in campo con la narice rotta dopo un fallo (per nulla
violento, eh!) di Khedira e capace di una partita senza una sola
sbavatura?
No,
davvero, non saprei proprio cosa dire. Posso solo aggiungere questo.
Ho visto diverse vittorie storiche nel derby, ricordo in particolare
la finale di Copa del Rey del 1992, un 4-0 nel 1987 e un 3-0 nel
1990, entrambi al Bernabeu. Ma una vittoria così netta, così
tranquilla,
non la ricordo.
Note
positive
Saúl:
tra
i molti, scelgo il nostro giovane canterano.
Entra a freddo dopo dieci minuti per l'infortunio di Koke, segna dopo
solo otto minuti dal suo ingresso in campo un gol stupendo e serve a
Griezmann la palla del 3-0 nel secondo tempo. Nell'azione si
infortuna e deve uscire dal campo. In mezzo, 60 minuti di grande
spessore tattico e atletico.
Mandzukic:
pregi e difetti del croato sono noti, soprattutto a Simeone, il quale
ha trovato ieri la gran soluzione alle sue difficoltà di adattamento
al contrattacco rapido: muoversi, quando è il caso, sulle fasce e
permettere a Griezmann di sfondare al centro, giusto negli spazi
“liberati” dal croato. A tutto questo si aggiungono il gioco di
sponda, fondamentale nel primo gol ad esempio, e una partita di gran
sacrificio su Kroos e Isco, in modo da scollegare completamente i tre
attaccanti blancos
dal proprio centrocampo.
Note
negative
Punteggio:
alcune cose che ho scoperto nell'ora appena successiva alla partita:
cristiano ronaldo ci ha tenuto a farci sapere che il Real è molto
superiore all'Atletico, diversi tifosi (anche italiani) avversari
hanno commentato che i blancos
erano scesi in campo “infarciti di riserve” o che erano
“stanchi”. Decisamente, los
vikingos
hanno stile e umiltà. Carvajal, Coentrao, Varane, Khedira, Isco,
Jesé sarebbero semplici
riserve?
Gente che giocherebbe dovunque? Per non parlare, poi, della partita
di grande spessore giocata dai titolari, cristiano su tutti... Alle
volte basterebbe riconoscere che l'avversario è stato decisamente
più bravo. E LO È
DA SEI DERBY! Perché alla fine, forse, la differenza sta tutta qui:
un mese fa, con una difesa quasi tutta di riserve (tra cui Lucas, un
ragazzino di 19 anni, al debutto assoluto in prima squadra, per di
più in un ruolo non suo...) ne abbiamo fatti due. Il Real, in una
situazione neppure comparabile se non con malafade (Lucas =
Coentrao???), ne ha presi quattro. E poi, una squadra con una
panchina lunga un chilometro stanca???
Ma per favore...
Insomma,
forse era il caso di forzare e di appioppargliene 5 o magari 6, a
futura memoria. Perché di 4-0 ce ne sono già stati altri, ma una
bella manita...
Ah,
dimenticavo: la sera, tutti in discoteca a festeggiare il compleanno
di cristiano ronaldo, tra sorrisi, canti e balli. La sconfitta?
Dimenticata. L'umiliazione? Quella è un problema dei tifosi, non
certo del conto in banca... Davvero, non credo che esistano giocatori
più degni della maglia che indossano di questi. D'altronde, si sa,
come li sa scegliere Florentino...
Atlético:
Moyá 6;
Juanfran 7,5,
Miranda 7,5,
Godín 8,
Siqueira 7,5;
Tiago 9,
Gabi 7,
Koke sv
(Saúl,
m. 10 8)
(Raúl García, m. 71 6),
Arda Turan 7,5;
Griezmann
9 (Torres,
m.76 6,5)
y Mandzukic 8,5.
Sin
utilizar: Oblak, Giménez, Suárez, y Gámez.
Sin utilizar: K. Navas, Llorente, Silva y Arbeloa.
Goles: 1-0. M. 13, Tiago. 2-0. M. 18. Saúl. 3-0. M. 66. Griezmann. 4-0. M. 89. Mandzukic.
Árbitro:Fernández Borbalán (C. Andaluz). Amonestó a Gabi, Arda Turan, Raúl García, Godín, Mandzukic del Atlético y a Kroos y Jesé por parte del Real Madrid.
Vicente Calderón, 54.000 personas.
io l'avevo vissuto solo tramite i racconti del mio babbo, una vittoria del genere, come quelle che hai menzionato. finalmente, sono testimone con i miei occhi, di quella che è più di una vittoria a pallone. lo sappiamo noi e lo sanno anche loro.
RispondiEliminaSabato è stato veramente un trionfo anche se cresce in me il rammarico per la finale che senza tutta quella sfortuna sarebbe stata vinta. Quando è uscito koke, ero tranquillo perché entrava Saul che nei prossimi anni sarà un totem della Spagna. Mandzukic non è Diego costa ma ha L'atletico dentro,per tutta la grinta che ci mette su ogni singolo pallone. Complimenti per come scrivi,begli articoli. Diego82
RispondiEliminagoduria assoluta, pazzesca. E stiamo mettendo le basi per migliorare ancora di più. Ottimo. Aupa Atleti!
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