Dalle parti di
Piazza Syntagma o di Piazza Taksim la prenderanno molto male, ma per
me Grecia e Turchia pari sono. Calcisticamente, s'intende: squadre di
buon livello ma niente di più, ambiente infernale, passione
bruciante. Il che significa, in soldoni, trasferte scomode, anche se
non sono più i tempi in cui sulla testa di giocatori e tifosi ospiti
pioveva di tutto e si rischiava l'incolumità fisica.
Pertanto,
memore della partita contro l'Olympiakos con cui avevamo cominciato
la scorsa edizione della Champions', non ero per niente tranquillo.
Figuratevi poi quando le gazzette hanno strillato che l'Atletico
sarebbe sceso in campo col tridente Griezmann – Jackson – Vietto!
Possibile che il Cholo osasse tanto in un contesto tanto
difficile?
Come quasi
sempre accade, la realtà si è rivelata molto differente: mai visto
un Galatasaray tanto moscio e inconcludente, mai visto un Griezmann
tanto spostato all'ala sinistra per un modulo che assomigliava tanto,
ma proprio tanto, al 4-4-2 canonico. Intendiamoci, non è che il
tridente non si sia mai visto, ma in fase di non possesso quella era
la posizione del francese, per il resto libero di svariare in fase
d'attacco.
Venticinque
minuti e tutto era già finito, con Griezmann nelle vesti di
cannoniere implacabile e i due attaccanti titolari piuttosto anonimi
(meglio Vietto, in ogni caso). Bene anche Saul.
Altro da
segnalare? Non mi viene in mente niente. Come ho già detto, è
finito tutto in 25 minuti. Il secondo tempo, poi, è stato
addirittura pleonastico. Meglio di così, quest'anno, la Champions'
non poteva cominciare.
Note
positive
Saul:
corre, tampona, tiene la posizione e assolve al meglio la funzione di
centrale.
Note
negative
Jackson:
spaesato, combina poco o nulla e arriva addirittura a far rimpiangere
il Niño Torres
Galatasaray:
Muslera; Sabri (Öztekin m. 46), Semih Kaya, Denayer, Carole; Hakan
Balta; Podolski (Gümüs m. 71), Inan, Çolak (Umut Bulut m. 32),
Sneijder; Yilmaz. No utilizados: Gönen, Günter, José Rodríguez,
Adin, Sarioglu.
No utilizados: Moyà, Savic, Gámez, Correa.
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