Come era preventivabile, la super-sfida contro il Barcellona ha messo fine all'imbattibilità del Cholo Simeone. Come era decisamente meno scontato, l'Atletico esce dalla sfida a testa alta, dopo aver fatto soffrire il Barça e aver rischiato anche di vincere, piegato soltanto da una furbata di Messi e da un arbitraggio discutibile (sull'altro campo della capitale, anche il Rayo ne sa qualcosa…). Niente a che vedere, insomma, con la totale insipienza tattica e tecnica mostrata all'andata sotto la guida (???) di Manzano.
Ben consapevole infatti del gioco dei catalani, Simeone ha schierato un Atletico assai guardingo, ma niente affatto rinunciatario: difesa e pressing solo dalla propria metà campo, per evitare di essere risucchiati in avanti dai movimenti dei difensori blaugrana e per non concedere la superiorità numerica sulle fasce, e veloci contropiede che mettessero in difficoltà gli ospiti, questo era il piano.
Tuttavia nel primo tempo si è vista solo una parziale attuazione del piano del Cholo, perché il baricentro era troppo basso e la velocità piuttosto limitata, così i rojiblancos non solo faticavano a recuperare la palla, ma non avevano modo di ripartire: la palla veniva perduta subito anche perché non si tentava di uscire dall'assedio attraverso il gioco, ma con veloci rilanci di trenta-quaranta metri, cosicché la difesa del Barça aveva tutto il tempo di schierarsi in copertura per rubare palla e ripartire.
D'altra parte, perché un contropiede riesca c'è bisogno di un paio di fattori (non necessariamente sempre associati): la superiorità numerica da parte degli attaccanti e una manovra veloce e precisa. Nel primo tempo mancavano entrambi, motivo per cui fino al 25' l'Atletico non si faceva neppure vedere dalle parti di Valdes e poi le poche azioni ficcanti di un buon Filipe e di Koke venivano vanificate o dal pessimo controllo di Falcao o da sbavature nel passaggio.
L'Atletico rischiava comunque poco, grazie alla ragnatela tesa nella propria metà campo e al gioco decisamente rude (a tratti anche intimidatorio) messo in atto. Nell'unica occasione in cui il Barcellona poteva sviluppare tutto il suo potenziale, un triangolo Messi (dalla trequarti) - Fabregas (a sinistra) - Alves (sul secondo palo) permetteva a quest'ultimo di portare in vantaggio i blaugrana.
La rete colpiva con una frustata l'Atletico, che quasi subito costringeva Valdes a una parata miracolosa su Falcao, ben servito da una giocata Adrian - Arda Turan, ma poi riprendeva a macinare il solito gioco guardingo.
Nella ripresa però la musica cambiava totalmente: l'Atletico avanzava il proprio baricentro, iniziando a pressare dalla trequarti avversaria, e chiudeva progressivamente il Barcellona nella propria metà campo, sottoponendo Valdes a un autentico fuoco di fila. Fortuna voleva, tra l'altro, che proprio al primo tentativo i colchoneros raggiungessero il pareggio: su calcio d'angolo da destra, Busquets prolungava inspiegabilmente verso il secondo palo, dove era in agguato Falcao.
Da quel momento, in un Calderon trasformato in una bolgia, si aveva netta l'impressione che la partita potesse persino volgere a favore dei colchoneros, con un Barcellona scosso e in difficoltà nel contenere gli attacchi manovrati dei padroni di casa.
L'incantesimo durava fino al 80', quando, mentre Courtois era impegnato a disporre la barriera su una punizione dalla trequarti, Messi tirava all'improvviso e fulminava il portiere belga. Nonostante le proteste dei biancorossi, l'arbitro convalidava: non sapremo mai se era stata chiesta la barriera oppure no, se a parti invertite la punizione non sarebbe stata ribattuta, certo è che la rete tagliava le gambe all'Atletico e ammutoliva il Calderon. I rojiblancos si gettavano ancora in avanti, ma senza più la lucidità necessaria. Tuttavia rischiavano più volte di pareggiare, l'ultima volta su tiro di Juanfran su assist di… Busquets con la mano, un fallo clamorosamente non visto da un arbitro decisamente non all'altezza della partita, per non dire di peggio.
In conclusione, prima sconfitta dell'era - Simeone, al termine della brusca frenata in Liga che già avevamo denunciato, ma le sensazioni continuano ad essere buone. Se l'attitudine rimarrà questa, ci toglieremo, già quest'anno, delle soddisfazioni.
Note positive
Filipe: concentrato, forte in fase difensiva, caparbio (anche se non brillante) nell'alimentare l'azione d'attacco. Che stia tornando,un passo alla volta,agli antichi splendori?
Miranda - Godin: buona partita, con un'unica sbavatura sul gol di Alves, quando nessuno dei due esce incontro a Messi. Abili anche nell'alimentare l'azione dalle retrovie, motivo per cui vengono preferiti a Dominguez, che non ha questa capacità.
Arda: ottime alcune intuizioni, addirittura feroce, in alcuni momenti, nel pressing. Sta tornando quello di inizio anno. Gli manca solo il gol, come diciamo da mesi.
Note negative
Courtois: l'ingenuità per la quale subisce il secondo gol lascia sbalorditi, al di là di quanto possa essere stato detto o fatto nei momenti appena precedenti al tiro.
Scarsa precisione: non si può puntare sul contropiede e poi sprecare le poche occasioni che capitano a causa di passaggi e tiri sbagliati. Così come non si può dominare la gara e sprecare occasioni su occasioni. La gara di ieri, nei due tempi, ha mostrato le due facce, incredibilmente simili, dell'Atletico. Difetti che ci stanno costando la Champions League. O la musica cambia, o il solco scavato ieri difficilmente sarà colmato.
Ammonizioni: fanno parte del gioco, d'accordo, ma alcuni falli, ieri e non solo, sono apparsi inutili e dannosi, visto il carico di cartellini gialli che hanno prodotto. Domenica a Siviglia andremo senza Diego, Falcao e Godin: forse si potrebbe stare un po' più attenti…
Atlético de Madrid: Courtois 4; Juanfran 6,5, Miranda 7, Godín 7, Filipe 7; Koke 6,5 (Salvio, m. 77 sv), Gabi 6, Tiago 5, Arda Turan 7 (Silvio, m. 86 sv); Falcao 6,5 y Adrián 6.
Barcelona: Víctor Valdés; Dani Alves (Cuenca, m. 71), Puyol, Mascherano, Abidal; Xavi, Busquets, Iniesta; Cesc (Pedro, m. 77), Alexis (Piqué, m. 84) y Messi.
Goles: 0-1, m. 36: Dani Alves culmina en el segundo palo un centro de Cesc. 1-1, m. 48: Falcao remate de volea un saque de esquina. 1-2, m. 81: Messi, de falta directa cuando Courtois colocaba la barrera.
Árbitro: Pérez Lasa (C. Vasco). Amonestó a los locales Godín (m. 24), Juanfran (m. 25), Arda Turan (m. 30), Tiago (m. 61), Koke (m. 74), Miranda (m. 81) y Falcao (m. 85) y a los visitantes Messi (m. 8), Cesc (m. 45), Alves (m. 71), Alexis (m. 77) y Xavi (m. 90).
Incidencias: partido correspondiente a la vigésima quinta jornada de Liga, disputado en el estadio Vicente Calderón ante unos 53.000 espectadores.
Barcellona e Atletico Madrid sono le migliori squadre, sono anche i migliori club del mondo. Il duello tra di loro è molto eccitante.
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