Nel
diluvio di Glasgow, contro un discreto Samaras più dieci fantasmi, tutti di bianco
verde vestiti, l’Atletico ottiene la prima vittoria esterna dopo oltre due mesi
e si qualifica matematicamente per la fase successiva dell’Europa League. Il
Celtic si è infatti confermato la squadra mediocre già vista all’andata (e mi
piange il cuore, perché mi è sempre piaciuta particolarmente e perché, a
giudicare da queste due partite, il calcio scozzese deve aver toccato il
fondo), ma la vittoria dei colchoneros non è stata così semplice.
Nella
prima mezz’ora infatti i biancoverdi avrebbero potuto colpire, e probabilmente
affondare, l’Atletico, che giocava discretamente ma risultava come al solito
facilmente perforabile. Intorno al 12’, Courtois salvava d’istinto su calcio d’angolo
e un attimo dopo un tiro dei biancoverdi a colpo sicuro era salvato sulla linea
da un difensore. Pochi minuti dopo, Samaras saltava Perea e metteva al centro
un cross basso intercettato proprio all’ultimo da Filipe; ancora, una palla
persa su solito calcio d’angolo sprecato da Diego innescava un contropiede
insidiosissimo di Samaras, scarso tecnicamente ma molto dotato fisicamente. Si
manifestava insomma l’abitudine dei biancorossi di non saper gestire la partita
e approfittare delle situazioni favorevoli. In più di un’occasione Diego,
portava eccessivamente palla, si sovrapponeva ai compagni e finiva infine per
perdere il pallone e per lasciare invitanti buchi al centro. Anche per questo, Gabi
e Mario non riuscivano a gestire le percussioni centrali degli scozzesi.
Nel
momento di difficoltà, l’Atletico passava: sugli sviluppi di un calcio d’angolo
finalmente calciato degnamente da Diego, Arda scagliava una folgore da 25
metri. Splendida rete, sia pure favorita dall’assurdo movimento di un difensore
scozzese, che, pur in traiettoria, si abbassava inspiegabilmente.
L’Atletico
giocava più sciolto e creava varie occasioni, sprecate da Salvio, e mostrava
una buona intesa sul centrosinistra tra Filipe (comunque sempre troppo statico)
e Arda, mentre a destra Perea e Salvio non interagivano fra di loro.
Nel
secondo tempo, poco da segnalare: nel primo quarto d’ora l’Atletico aveva una
nuova fase down, con varie occasioni del Celtic, compreso un gol annullato per
fuorigioco al 66’; poi i biancorossi si riprendevano e dal 70’ giocavano pressoché
sempre nella metacampo avversaria. Salvio continuava a sprecare oltre il
lecito, il redivivo Falcao aveva un paio di occasioni; la squadra si allungava
ma riusciva comunque a limitare i danni.
Note positive
Arda:
splendida rete, ottime diverse giocate. Fosse più continuo, sarebbe un
fenomeno.
Miranda – Godin: in una serata tutto sommato di riposo, gestiscono bene
le situazioni e rilanciano il gioco senza problemi.
Note negative
Salvio: gioca al posto di Reyes perché più disciplinato e meno
egoista. Bene. Però spreca l’inenarrabile (soprattutto dopo 30’’) e risulta
perfino irritante per la sua immaturità negli ultimi 16 metri.
Diego:
discorso vecchio, già fatto. I suoi passaggi non sono mai calibrati in modo da
lanciare i compagni, ma li costringono a fermarsi per non inciampare sul
pallone. Quindi o tiene troppo la palla, o rallenta l’azione coi suoi
cosiddetti passaggi. Va anche detto, per correttezza, che i compagni non
dettano mai il passaggio.
Gabi – Mario: due pezzi di marmo. La rinuncia, sempre e comunque, a
Koke è, in questa situazione, una vera e propria vergogna.
Celtic: Forster;
Matthews, Majstorovic, Loovens, Ledley (Mulgrew, m.37); Ki Sung - Yong, Kayal,
Wanyama (Hooper m.46), Forrest; Samaras y Stokes (Brown m. 75).
At. Madrid: Courtois
6,5; Perea 5, Miranda 6,5, Godín 6,5, Filipe Luis 5,5; Mario Suárez 4,5,
Gabi 5 (Assuncao m.92 sv); Arda Turan 6,5 (Juanfran m. 79 sv),
Diego 5, Salvio 5; y Adrián 6 (Falcao m.
68 5,5).
Goles: 0-1: Arda
Turan, m.29.
Árbitro: Eric
Braamhaar (HOL). Enseñó tarjeta amarilla a Ki Sung Yong (m. 58), Gabi (m. 60),
Miranda (m. 65) y Perea (m. 70)
Incidencias: partido de la
quinta jornada de al Europa League, correspondiente al grupo I, disputado en el
estadio Celtic Park de Glasgow, con viento y lluvia. Antes del comienzo del
encuentro se dedicó un minuto de aplausos en memoria de Gary Speed,
seleccionador de Gales de 42 años, encontrado ahorcado el pasado domingo. Los
jugadores de ambos equipos formaron un semicírculo en el centro del campo para
tributar el homenaje a Speed.
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