mercoledì 12 febbraio 2014

Atletico Madrid – Real Madrid 0-2: neanche fosse Feyenoord-Sparta...


o Club Brugge – Cercle, o Benfica – Belenenses, o qualunque altro derby tra uno squadrone e una squadretta vi venga in mente.
Semifinale di Copa del Rey e un totale complessivo di 5-0 per i nostri cugini, che neanche hanno dovuto sudare, anche perchè hanno avuto la fortuna (anche... arbitrale) sfacciatamente dalla loro parte.
Dico subito che la partita non l'ho vista. Tutto questo parlare di remuntada mi ha letteralmente urticato. Avete presente da quanto tempo non mettiamo tre reti al Real Madrid? Dal 1999. Quattro, poi, addirittura dal 1988, se non ricordo male (o era il 1987? O il 1989? Insomma, siamo lì).
E poi conosco troppo bene Simeone per non sapere che, per quanto gli scocci perdere anche a biliardino, è perfettamente in grado di individuare le cause perse, per le quali non investe niente di niente, nel timore di compromettere i veri obiettivi. Per cui in campo è andata una buona formazione, in grado di sfruttare una improbabilissima congiunzione astrale, ma certo non di provocarla. In fondo credo che il Cholo si ricordi perfettamente l'anno del Doblete, quando perdemmo tutti e due i derby ma vincemmo la Liga, che poi è tutto ciò che conta. Credo che sia impegnato a fare di noi una vera formazione vincente, non provinciale, concentrata sui trofei e non su una supremazia cittadina che alla fine sarebbe molto più teorica che reale, vista la differenza abissale tra le bacheche dei due club. Meglio non rischiare in un derby inutile, se questo si traducesse in maggiori probabilità di vincere un trofeo a fine stagione. Tra l'altro, il derby veramente importante è quello del 3 marzo, sempre al Calderon, in Liga.
Questo avrà pensato il Cholo. E ha fatto anche bene, non discuto.
Però poi diventa difficile trovare qualcosa da rispondere a chi dice che la finale dello scorso anno sia stata la classica eccezione che conferma la regola e non l'inversione di una tendenza. Che siamo stati miracolati, insomma. E non so a voi, ma a me questa situazione pesa parecchio.
Magari io avrei anche aggiunto un paio di paroline sulla necessità, gli ultimi due o tre minuti, di far balenare davanti agli occhi di Arbeloa e Pepe lo spettro di una conclusione anticipata della loro carriera. Ma perdonate, se potete, queste parole di astio supremo.


Se parliamo di calcio, allora dobbiamo fare almeno un paio di osservazioni.
Viaggiamo a un ritmo di un infortunato a partita: ieri anche Manquillo se l'è vista brutta. Forse andava valutata meglio l'esiguità della rosa, soprattutto in sede di partenze nel mercato invernale.
Da tre anni i colchoneros registrano una pesante flessione a gennaio-febbraio, dopo una partenza lanciata (quest'ultima non tre anni fa, quando Manzano non seppe combinare niente). Una flessione ampiamente calcolata dal Cholo e dal Profe Ortega, quindi, nella speranza di arrivare in forma nettamente superiore agli altri alla fine della stagione. Tutto perfetto, dunque, se non fosse che proprio gennaio-febbraio è lo snodo della stagione, almeno quest'anno: la Coppa è andata, quindi essere in forma per il giorno di una finale giocata da altri non sarà un grande aiuto. Idem per la Champions': fortuna vuole che ce la giochiamo contro il Milan, per cui, sebbene in netto calo, continuiamo ad avere un certo vantaggio, per quanto molto meno consistente. Due mesi fa, non ci sarebbe stata partita, ora la mano sul fuoco non la metterei. Mi consolo pensando che non affrontiamo il Manchester City o il Bayern...


Restiamo in attesa, insomma.


2 commenti:

  1. Disamina perfetta. Non possiamo pretendere "miracoli" in una situazione difficile come questa, a livello di infortuni. Loro hanno una rosa inarrivabile. Certo, fa male perdere il Derby ma bisogna guardare in faccia la realtà e continuare a lavorare..

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    1. Vero, ma non sai quanto mi scoccia... Almeno Arbeloa si fosse fatto molto male, ma neanche questa soddisfazione

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