… o Club
Brugge – Cercle, o Benfica – Belenenses, o qualunque altro derby
tra uno squadrone e una squadretta vi venga in mente.
Semifinale di
Copa del Rey e un totale complessivo di 5-0 per i nostri cugini, che
neanche hanno dovuto sudare, anche perchè hanno avuto la fortuna
(anche... arbitrale) sfacciatamente dalla loro parte.
Dico subito che
la partita non l'ho vista. Tutto questo parlare di remuntada
mi ha letteralmente urticato. Avete presente da quanto tempo non
mettiamo tre reti al Real Madrid? Dal 1999. Quattro, poi, addirittura
dal 1988, se non ricordo male (o era il 1987? O il 1989? Insomma,
siamo lì).
E poi conosco
troppo bene Simeone per non sapere che, per quanto gli scocci perdere
anche a biliardino, è perfettamente in grado di individuare le cause
perse, per le quali non investe niente di niente, nel timore di
compromettere i veri obiettivi. Per cui in campo è andata una buona
formazione, in grado di sfruttare una improbabilissima congiunzione
astrale, ma certo non di provocarla. In fondo credo che il Cholo
si ricordi perfettamente l'anno del Doblete, quando perdemmo
tutti e due i derby ma vincemmo la Liga, che poi è tutto ciò che
conta. Credo che sia impegnato a fare di noi una vera formazione
vincente, non provinciale, concentrata sui trofei e non su una
supremazia cittadina che alla fine sarebbe molto più teorica che
reale, vista la differenza abissale tra le bacheche dei due club.
Meglio non rischiare in un derby inutile, se questo si traducesse in
maggiori probabilità di vincere un trofeo a fine stagione. Tra
l'altro, il derby veramente importante è quello del 3 marzo, sempre
al Calderon, in Liga.
Questo avrà
pensato il Cholo. E ha fatto anche bene, non discuto.
Però poi
diventa difficile trovare qualcosa da rispondere a chi dice che la
finale dello scorso anno sia stata la classica eccezione che conferma
la regola e non l'inversione di una tendenza. Che siamo stati
miracolati, insomma. E non so a voi, ma a me questa situazione pesa
parecchio.
Magari io avrei
anche aggiunto un paio di paroline sulla necessità, gli ultimi due o
tre minuti, di far balenare davanti agli occhi di Arbeloa e Pepe lo
spettro di una conclusione anticipata della loro carriera. Ma
perdonate, se potete, queste parole di astio supremo.
Se parliamo di
calcio, allora dobbiamo fare almeno un paio di osservazioni.
Viaggiamo a un
ritmo di un infortunato a partita: ieri anche Manquillo se l'è vista
brutta. Forse andava valutata meglio l'esiguità della rosa,
soprattutto in sede di partenze nel mercato invernale.
Da tre anni i
colchoneros registrano una pesante flessione a
gennaio-febbraio, dopo una partenza lanciata (quest'ultima non tre
anni fa, quando Manzano non seppe combinare niente). Una flessione
ampiamente calcolata dal Cholo e dal Profe Ortega,
quindi, nella speranza di arrivare in forma nettamente superiore agli
altri alla fine della stagione. Tutto perfetto, dunque, se non fosse
che proprio gennaio-febbraio è lo snodo della stagione, almeno
quest'anno: la Coppa è andata, quindi essere in forma per il giorno
di una finale giocata da altri non sarà un grande aiuto. Idem per la
Champions': fortuna vuole che ce la giochiamo contro il Milan,
per cui, sebbene in netto calo, continuiamo ad avere un certo
vantaggio, per quanto molto meno consistente. Due mesi fa, non ci
sarebbe stata partita, ora la mano sul fuoco non la metterei. Mi
consolo pensando che non affrontiamo il Manchester City o il
Bayern...
Restiamo in
attesa, insomma.
Disamina perfetta. Non possiamo pretendere "miracoli" in una situazione difficile come questa, a livello di infortuni. Loro hanno una rosa inarrivabile. Certo, fa male perdere il Derby ma bisogna guardare in faccia la realtà e continuare a lavorare..
RispondiEliminaVero, ma non sai quanto mi scoccia... Almeno Arbeloa si fosse fatto molto male, ma neanche questa soddisfazione
Elimina